Banca Valconca, accordi su esuberi, ferie e contratto integrativo. First Cisl: tutelati tutti i lavoratori
Firmati tre importanti accordi tra First Cisl, le altre organizzazioni sindacali e Banca Valconca. L’intesa, raggiunta dopo lunghe trattative, chiude la fase che si è aperta a febbraio con la presentazione del nuovo piano industriale, che prevede di ripristinare la redditività attraverso la riduzione dei costi, inclusi quelli del personale.
Gli esuberi prospettati saranno gestiti senza alcun impatto sociale. In particolare si farà ricorso al Fondo di solidarietà di settore, con accesso su base volontaria per coloro che matureranno i requisiti pensionistici entro il 31 dicembre 2023 e a “Quota 100”. In entrambi i casi è previsto un incentivo all’uscita.
Sindacati e azienda hanno concordato inoltre la regolamentazione dell’utilizzo delle prestazioni ordinarie del Fondo di solidarietà emergenza Covid-19 (ai fini del recupero delle ferie forzatamente utilizzate per effettuare la turnazione nelle filiali e negli uffici della sede).
Viene anche rinnovato il contratto integrativo aziendale. Tra le voci più significative, il raggiungimento per tutti i dipendenti, attraverso vari step in 14 anni, dell’inquadramento alla 3ª area 3° livello e dopo 10 anni al 90% del riconoscimento economico della 3ª area 4° livello; l’applicazione, infine, della tutela dell’articolo 18, a tutti i lavoratori assunti dopo il 7 marzo 2015.
“Con questi accordi – affermano Stefano Manzi, segretario territoriale First Cisl Romagna, e Diana Compieta, responsabile First Cisl di Banca Valconca – abbiamo messo in sicurezza tutti i lavoratori. Le uscite, come da tradizione nel settore, saranno gestite secondo il principio della responsabilità sociale, senza alcuna penalizzazione, mentre il personale che resta in servizio, grazie al rinnovo del contratto integrativo, può andare incontro con serenità ai prossimi anni”.