L’emergenza Coronavirus approda nelle banche. I sindacati evidenziano come i lavoratori non stiano operando in sicurezza innescando una protesta che può portare alla mobilitazione della categoria. Conquiste del lavoro si occupa della problematica rilanciando la nota congiunta di First Cisl, Fisac Cgil, Uilca, Fabi e Unisin con la quale si rimarca che “i dipendenti del settore, tra cui si registrano molti casi di positività al Coronavirus, non operano in condizioni di sicurezza. Ciò perché i dispositivi individuali, mascherine chirurgiche, necessari a proteggere le lavoratrici e i lavoratori non sono stati distribuiti né sono disponibili gel igienizzanti e guanti”.
Conquiste del lavoro sottolinea come i segretari generali dei sindacati del credito abbiamo firmato e indirizzato una missiva ad Abi, Federcasse e a tutte le banche, lettera inoltrata per conoscenza anche al premier Conte, tramite la quale avvertono di riservarsi “ogni iniziativa di tutela collettiva, fino allo sciopero” aggiungendo che, senza risposte, si riterranno “liberi di assumere … ogni necessaria iniziativa di tutela dei nostri rappresentati”. I sindacati hanno ancora una volta evidenziato di aver “espresso una forte e unitaria richiesta di chiusura, per almeno 15 giorni, di tutti gli sportelli bancari, che oggi rappresentano purtroppo punti di diffusione del contagio”. Tale richiesta non è stata riscontrata dall’Abi che ha “risposto negativamente”.
Alle ore 15 di oggi, martedì 24 marzo, è previsto un incontro in videoconferenza tra Abi e i segretari generali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin.