Ansa su studio First Cisl, bene i bilanci delle banche ma per taglio dei costi

“Meno rettifiche e taglio dei costi” lo rilancia l’Ansa riportando alcune conclusioni del rapporto curato dall’ufficio studi di First Cisl che evidenza proprio come la redditività di Intesa Sanpaolo, UniCredit,  Banco Bpm, Mps e Ubi sia strettamente correlata alla riduzione delle rettifiche e all’abbattimento dei costi.

Secondo l’analisi di First Cisl “mentre prosegue la contrazione dei costi”, fa notare l’agenzia nazionale di stampa, “dovuta al largo ricorso alle uscite di personale: circa 6.500 nell’arco del 2019, la produttività vede il prodotto bancario pro capite (crediti, raccolta diretta e raccolta indiretta) aumentare del 6,7%. È la diretta conseguenza della riduzione dell’occupazione e del numero delle filiali (- 865). In questo modo i costi operativi calano di un ulteriore 3,4%. Il peso dei deteriorati si riduce sia come stock sia come rapporto dei nuovi flussi in entrata sui crediti in bonis”.

Per il segretario generale di First Cisl Riccardo Colombani “è una crescita che si fonda sul taglio dei costi operativi. Può pagare nel breve periodo – si legge ancora sull’Ansa – ma da un punto di vista strategico è completamente sbagliato”. La cosa giusta da fare, secondo Colombani, è “dare priorità agli investimenti. Le tecnologie digitali devono essere finalizzate ad ampliare l’offerta e a migliorare il servizio alla clientela, valorizzando la professionalità del personale, non a distruggere il valore delle relazioni. I nuovi piani industriali puntano a incrementare i ricavi attraverso l’ampliamento della base di clientela e la valorizzazione dell’offerta, ma si tratta di un obiettivo incompatibile con ulteriori tagli a personale e filiali. Viviamo già una condizione di stress della rete, che non deve essere ulteriormente aggravata altrimenti – avverte il leader dei bancari della Cisl – peggioreranno ancora le condizioni di servizio, con ricadute negative per tutti, dipendenti, clienti, territori, non solo per la banca”.