Generali, proseguono gli incontri per il rinnovo del contratto integrativo

“Sono proseguiti a Roma il 23 gennaio gli incontri di trattativa per il rinnovo del C.I.A. di Gruppo Generali con l’esposizione delle proposte aziendali in merito agli aspetti economici”; lo fanno sapere attraverso un comunicato unitario i Coordinamenti nazionali e le Rappresentanze sindacali del Gruppo Generali di First Cisl, Fisac Cgil, Fna, Snfia e Uilca, ripreso dal sito di First Cisl Gruppo Generali.

Le organizzazioni sindacali hanno “criticato con forza il differimento dell’incontro per l’area produttiva” e l’azienda si è impegnata a fissare una data di incontro nei prossimi giorni. I sindacati hanno inoltre denunciato che “nell’Area Sinistri ci sono stati alcuni spostamenti di personale, che potrebbero compromettere la discussione in corso (tavoli tecnici)”. Per contro la delegazione aziendale ha precisato di non esserne a conoscenza, impegnandosi a fornire “un chiarimento prima del previsto incontro del 6 febbraio prossimo”.

Nel comunicato si legge inoltre che è stata ufficializzata la volontà aziendale di “favorire la proposizione di un nuovo Fondo di sostegno. La riunione è quindi proseguita con la conferma della posizione aziendale in merito alla parte economica del CIA, per cui nessun aumento economico è possibile se non direttamente collegato alla produttività”: l’azienda “ha chiaramente detto che non saranno accolte le richieste di piattaforma relative agli aumenti sugli istituti “fissi” (p.e. PAP). Ha inoltre fornito i dati, ancorché non definitivi, della erogazione PRV 2020 che vede il 72% degli aventi diritto percepire per intero la quota “C”, quella legata alla fruizione delle ferie”. Per questo “l’intenzione aziendale è quella di confermare l’impianto complessivo dell’erogazione variabile anche per il CIA, ipotizzando però l’introduzione di un parametro legato al Performance Management per il calcolo della quota “C”, parametro che sarebbe in alternativa a quello attuale ed a scelta del lavoratore”, proposta su cui le organizzazioni sindacali “hanno già espresso la loro contrarietà”.

“Nonostante i positivi risultati circa lo smaltimento delle ferie – prosegue il comunicato –  l’Azienda ha dichiarato che è comunque sua intenzione chiudere a Ferragosto per 2 settimane. Infine, confermata la totale indisponibilità ad introdurre elementi retributivi fissi per i produttori (no buono pasto, no assegno di Euro 250), è stata manifestata l’intenzione di istituire un meccanismo premiante variabile da erogare in welfare, sempre legato alla produttività collettiva, la cui articolazione verrà illustrata nel prossimo incontro del 5 febbraio”.

“Su Genertel e Genertel Life – spiegano i sindacati – l’Azienda si è detta disponibile ad una parziale omogeneizzazione valutando le richieste sindacali di piattaforma subordinandole alla risoluzione di una evoluzione normativa per orari e part-time”.

Per quanto riguarda la Previdenza Integrativa, i sindacati “hanno chiesto formalmente che siano finalmente fornite le simulazioni già richieste in precedenti riunioni e che sia organizzato un incontro specifico di approfondimento della materia, data la valenza economica di questa partita e la
portata della variazione proposta dall’Azienda”, riservandosi “una valutazione attenta ed approfondita sia dei singoli istituti sia del complesso delle proposte aziendali al fine di definire unitariamente come procedere in questa complessa trattativa e che verrà rappresentata all’Azienda nei prossimi incontri”.

Il comunicato unitario dei Coordinamenti nazionali e delle Rappresentanze sindacali del Gruppo Generali di First Cisl, Fisac Cgil, Fna, Snfia e Uilca