Cariorvieto, timori per cessione, Banca d’Italia vigili

La ventilata cessione del pacchetto di maggioranza della Cassa di Risparmio di Orvieto al fondo di investimento Sri Group ha messo in allarme dipendenti e sindacati. Il titolo de La Nazione ne riflette le preoccupazioni: “Cassa la vendita moltiplica i timori”.  Le organizzazioni sindacali Fabi, First Cisl e Fisac Cgil hanno diffuso un documento  “all’indomani della formalizzazione dell’offerta vincolante di acquisto del 74% della Cassa da parte del fondo controllato dall’uomo d’affari bolognese”.

L’edizione umbra del quotidiano toscano ne rilancia i contenuti: “Il fatto che Gallazzi sia pronto a mettere sul piatto della Banca Popolare di Bari ben 65 milioni di euro, contro i 30 offerti dalla Fondazione Cro, anch’essa intenzionata a comprarsi la banca, non viene ritenuto dal sindacato un elemento tale da consentire di dormire sonni tranquilli”.

Le organizzazioni sindacali fanno notare che “forte è il timore che, dietro all’operazione, vi siano disegni di corto respiro e privi di concreti progetti di ristrutturazione e rilancio della Cassa a livello industriale con le conseguenze più negative per i lavoratori, per i soggetti economici e per tutta la collettività”.

“I dipendenti – evidenzia La Nazione – invocano anche i necessari approfondimenti da parte della Banca d’Italia, insieme a sindacati ed istituzioni politiche, per appurare natura e finalità di questa operazione che tanto peso avrà sulla Cassa e sulla città”.