“Se solo 4.029 sono i voti ottenuti dalla lista unica – ovvero il 13,42% dei 30.018 aventi diritto, registrando quindi una partecipazione al voto pari al 16,15% – forse esiste davvero un problema di rappresentatività all’interno del Fondo Pensione Nazionale. Il risultato appare ancora più negativo se paragonato alle percentuali dei votanti nelle ultime tre tornate elettorali: 2009 pari al 45,89%; 2012 pari al 45,33%; 2015 pari al 21,84%. Una escalation al ribasso. A nulla è valso, dunque, lo sforzo di pianificare il voto su tre giornate consecutive (dal 27 al 29 marzo) e con “orario lungo” (dalle 8 di mattina alle 10 di sera), contrariamente alla votazione in un’unica giornata nel 2015”: è quanto si legge su #noicooperfirst n. 14 – notiziario del mondo cooperativo – dal titolo “Fondo Pensione Nazionale Bcc, il flop delle votazioni”, pubblicato sulla pagina web First Cisl Credito cooperativo.
