“Non ha alcun senso usare i soldi dei cittadini per nazionalizzare le banche se poi lo Stato, divenuto primo azionista, spinge alle consuete scelte liberiste che hanno come uniche ricette la vendita dei crediti deteriorati, che rischia di dare le economie locali in pasto ai fondi speculativi, e la chiusura di sportelli, che priva del servizio bancario le comunità più svantaggiate, con la conseguenza di nuove perdite occupazionali in banca e nelle imprese del territorio. Noi crediamo invece che le banche si debbano rilanciare ricostruendo il rapporto di fiducia con la clientela, a partire dalla valorizzazione del personale e dalla sua capacità di attuare una gestione paziente dei crediti problematici, in tal modo ridando slancio alle imprese e producendo contestualmente una più elevata redditività”: è il commento del segretario generale di First Cisl, Riccardo Colombani, alle indicazioni di prospettiva fornite oggi in assemblea dei soci dall’ad di Mps Marco Morelli.