Avvenire su disabilità e lavoro in banca, First Cisl punta a piena inclusione

L’Avvenire dedica un ampio spazio alla proposta avanzata da First Cisl sulla disabilità nelle banche. Il progetto, finanziato dalla Comunità europea, punta a superare la rigidità della normativa comunitaria. L’iniziativa è stata presentata a Bilbao, punta al coinvolgimento di 9 organizzazioni sindacali continentali e viene portata avanti in collaborazione con Banca Etica.

“Troppo spesso le banche, come altre aziende, in Italia come nel resto d’Europa – dice ad Avvenire Giacinto Palladino, componente della segreteria nazionale di First Cisl e project manager dell’iniziativa -, assumono le persone disabili solo perché lo impone la legge. I disabili rischiano così di essere tenuti ai margini dell’organizzazione aziendale, mentre dovrebbero diventare una vera e propria opportunità strategica, al centro dei processi di adeguamento organizzativo. Il problema è che manca un quadro normativo comunitario che spinga in questa direzione: la soluzione sta allora nel rendere prassi operativa quelle dichiarazioni di principio che le aziende devono fornire tra le informazioni non finanziarie previste dalle direttive europee e per far questo vogliamo arrivare all’istituzione della figura del disability-diversity manager all’interno di quei Comitati aziendali europei nei quali siedono i rappresentanti delle aziende e dei lavoratori”.

“L’obiettivo del progetto – spiega Palladino alla versione on line del quotidiano – è quello di proporre strumenti che garantiscano la piena inclusione e le pari opportunità di sviluppo professionale e di carriera dei lavoratori disabili all’interno delle aziende finanziarie e mira a definire, attraverso un approfondimento biennale, una policy recommendation che concorra al superamento delle carenze del quadro normativo comunitario sulla contrattazione transnazionale”.