Avvenire, Ccnl banche, Colombani, tutelare lavoratori proteggere risparmiatori

“Dal 2 aprile al 24 maggio i 300mila lavoratori delle banche italiane saranno chiamati ad esprimersi sulla piattaforma per il rinnovo contrattuale concordata dai sindacati del settore: Fabi, FirstCisl, Fisac-Cgil, Uilca-Uil e Usin”.

A scriverlo è l'”Avvenire” in un articolo dal titolo “I 300mila bancari italiani alla prova del contratto” che fornisce i contenuti della proposta di rinnovo del contratto collettivo nazionale del credito presentata alla stampa dalle organizzazioni sindacali firmatarie della piattaforma rivendicativa.

Pietro Saccò firma il servizio e scrive che i lavoratori rivendicano il ruolo che nelle banche “hanno avuto nel mantenere in piedi il sistema in anni molto difficili e ora chiedono un riconoscimento”. La richiesta di un aumento medio di 200 euro mensili tiene conto di questa considerazione.

“Avvenire” evidenzia ancora come le banche italiane “Tra il 2019 e il 2020, ricordano i sindacalisti, accumuleranno 25 miliardi di euro di utili. I meriti di questi risultati non sono certo di chi amministra gli istituti di credito. I sindacati sono ottimisti sul fatto che i dipendenti delle banche, uno dei settori più sindacalizzati in Italia ma anche in Europa, diano la loro approvazione. Dopodiché presenteranno le loro richieste all’Associazione bancaria entro il 31 maggio. Se tutto procederà come previsto e il dialogo con le banche sarà costruttivo si potrebbe arrivare alla firma entro dicembre”.

“Nella piattaforma per il contratto – scrive ancora Saccò – ci sono molti elementi di innovazione. C’è la reintroduzione del reintegro in caso di licenziamento illegittimo del giovane dipendente assunto con il Jobs act, oltre alla diritto alla disconnessione, ovvero la facoltà di non rispondere a telefonate o mail di lavoro fuori dall’orario di lavoro. Si prevede tra l’altro l’ampliamento dell’area contrattuale, la protezione del posto di lavoro tramite la conferma del Foc (Fondo per l’occupazione), una cabina di regia sui processi di digitalizzazione, l’abolizione del salario di ingresso per i giovani”.

Su “Avvenire” interviene il segretario generale di First Cisl Riccardo Colombani che rimarca l’importanza della tutela dei lavoratori: “Un tema che ha una doppia faccia. Da un lato c’è il rafforzamento delle tutele per i lavoratori sottoposti a procedimenti disciplinari e alla gogna mediatica, anche procedimenti penali. Dall’altro, la tutela effettiva consente anche la protezione dei risparmiatori, che sono più tutelati attraverso la diminuzione e la riduzione delle pressioni commerciali indebite”.