Una notizia molto triste ha scosso la nostra giornata. La notizia della scomparsa di Paolo Bellentani si è diffusa rapidamente tra i nostri dirigenti, quelli che hanno lavorato con lui, quelli che lo hanno conosciuto e quelli che ne hanno solo sentito parlare.
Nell’unirci al cordoglio della famiglia, degli amici, di quanti lo hanno conosciuto e apprezzato, ricordiamo Paolo con un ritratto che abbiamo chiesto di scrivere ad Alessandro Delfino, che con lui ha condiviso un lungo percorso di vita sindacale.
LA SEGRETERIA NAZIONALE
Paolo l’ho incontrato per la prima volta venti, venticinque anni fa, quando iniziavo la mia attività per il coordinamento degli esattoriali, così si chiamava allora, e lui era il responsabile di Uniriscossioni, la società di UniCredit che si occupava di riscuotere in tributi in molte province italiane. Lo ricordo impegnato in estenuanti discussioni con l’azienda, con altre OO.SS. capace di elaborare grandi strategie negoziali che portarono i riconoscimenti contrattuali di quell’azienda al vertice dei contratti aziendali del settore.
Paolo donava serenità con la sua calma e la sua preparazione indiscussa, non alzava mai la voce ma non mollava fino al raggiungimento dell’obiettivo che si era posto.
Fu in quel periodo che il nostro mentore – bisogna proprio chiamarlo così – Roberto Desideri ebbe l’intuizione che le libertà sindacali del settore dovevano uscire dai confini stretti della riscossione e dovevano essere messe a disposizione della Fiba: da allora il percorso di Paolo e di molti di noi passò per le strutture territoriali, regionali ed altri incarichi.
Paolo fu uno dei primi a mettere a disposizione il proprio impegno e le sue capacità, divenne ben presto componente e poi segretario responsabile del territorio di Modena, nel solco di una grande tradizione di sindacalisti che l’Emilia Romagna ha donato alla Federazione ed alla Confederazione.
Successivamente a quell’esperienza decise di entrare in UniCredit ed aiutare la struttura aziendale a crescere ed a rafforzarsi. In quel periodo le nostre strade hanno preso percorsi diversi che si incrociavano sempre più raramente rispetto ad un tempo più antico, erano più rare le occasioni di incontrarci ma, quando capitava, si squadernava il libro del passato per ricordare qualche aneddoto, qualche amico che era andato in pensione, mi parlava della sua passione per la moto e ci si confrontava su quello che avremmo voluto fare in futuro.
Recentemente è iniziata la sua battaglia più dura e crudele contro un nemico che raramente lascia scampo, battaglia che lui ha condotto con la dignità e la serenità con cui affrontava una difficile contrattazione.
Nel rammarico di non averti fatto quell’ ultima telefonata o di non averti incontrato quell’ultima volta, sempre preso da impegni che ci soffocano e che rubano il tempo a noi, alle nostre famiglie ed ai nostri sentimenti, ora Paolo io ti vedo lassù a girare tra gli angeli con il tuo “motore”, fermarti quando scorgi un assembramento celestiale, scendere ed aprire la tua “borsa da lavoro” con brochure, documenti, deleghe sindacali e spiegare a tutti perché è necessario iscriversi alla Cisl.
Grazie di tutto quello che hai fatto, sono felici di averti conosciuto e di aver lavorato con te, fai un buon viaggio.
Alessandro Delfino