8 marzo, l’impegno della Cisl per realizzare la vera conciliazione vita-lavoro

“Le donne hanno pagato il prezzo più alto della crisi economica da cui stiamo lentamente uscendo. Sono le prime ad essere precipitate nell’area della emarginazione sociale, della solitudine, della povertà. Bisogna saper interpretare il loro disagio, le difficoltà, in certi casi anche la rabbia nei confronti di una società che spesso non riconosce il ruolo, la dignità e la funzione così delicata ed importante della donna. Dobbiamo fare tutti di più, sapendo che il lavoro rimane il primo diritto di cittadinanza e di emancipazione che bisogna ancora conquistare”. Così la Segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan in occasione della Giornata internazionale della donna” rilanciando il sostegno della Cisl alla Campagna pubblica della Confederazione europea dei Sindacati (Ces-Etuc), finalizzata all’approvazione della bozza di direttiva sull’equilibrio vita-lavoro attualmente in discussione al Consiglio europeo, volta ad ottenere miglioramenti significativi per la vita delle donne madri, delle lavoratrici e lavoratori in tutta Europa, attraverso nuovi congedi retribuiti di paternità e di cura, ed il rafforzamento dei congedi parentali retribuiti.

“Contrattare più tutele per realizzare la vera conciliazione tra vita e lavoro, un’opportunità per tutti” lo slogan adottato pertanto quest’anno dalla Cisl in occasione della Giornata internazionale delle Donne per rilanciare il proprio impegno su questi temi.