Denaro contante e pagamenti elettronici, per adesso non c’è partita

Si parla e si scrive così tanto di pagamenti elettronici che il futuro del denaro contante sembra ormai segnato. Eppure il crepuscolo di banconote e monete non sembra essere prossimo, rileva startupitalia.eu, in un articolo dal titolo “Il contante è davvero destinato a scomparire?” a firma di Lorenzo Grighi.

Secondo la Federal Reserve di San Francisco il contante rimane lo strumento più popolare; su 42 Paesi monitorati la circolazione di denaro in percentuale del pil è addirittura in aumento in ben 41 Paesi.

Sul tema i pareri sono discordanti. I fautori dei pagamenti elettronici affermano che in questo modo si combattono criminalità ed evasione fiscale. I detrattori rivendicano i diritti delle persone che non hanno accesso ai servizi bancari e la scarsa remunerazione del denaro tenuto in banca. Anche la sostanziale sfiducia verso gli strumenti finanziari in generale aumenta lo scambio manuale.

Unica eccezione, secondo l’articolo, alla regola è la Svezia. Nel periodo osservato, cioè gli anni dal 2006 al 2016, il 99% degli svedesi ha effettuato almeno un pagamento in moneta elettronica durante l’anno. “Attenzione però – avverte Grighi – a identificare la Svezia come modello verso cui tenderanno tutti gli altri: nella maggior parte dei paesi, grazie alla sua praticità e affidabilità, il denaro è sorprendentemente vivo e vegeto”.