Adiconsum, controlli non rigorosi tra le cause del disastro delle banche venete

Adiconsum sostiene da tempo che una non trascurabile parte del disastro delle banche venete è frutto di controlli non così “attenti” e “rigorosi” da parte dei soggetti deputati alla trasparenza e alle verifiche contabili: lo si legge in un comunicato stampa della sezione veneta dell’Associazione Difesa Consumatori e Ambiente, promossa dalla Cisl.

“Lo scorso 6 dicembre – dice il comunicato, sottoscritto da Mario Carollo per Adiconsum Vicenza e Valter Ribogon per Adiconsum Veneto – la Consob, con la delibera 20212, ha applicato una sanzione amministrativa di 300.000 euro alla società di revisione Kpmg spa in relazione ai lavori di revisione svolti sui Bilanci di esercizio e consolidato al 31.12.2014 di Banca Popolare di Vicenza”.

“Questo – prosegue il comunicato – è un primo passo che indica precise responsabilità anche della società di revisione che ha certificato i Bilanci della Banca Popolare di Vicenza. È un segnale forte anche per Adiconsum Veneto che ormai da oltre due anni è impegnata nella difesa dei risparmiatori della Popolare di Vicenza e Veneto Banca, e da tempo sta sostenendo che una non trascurabile parte del disastro delle banche venete è frutto di controlli non così “attenti” e “rigorosi” da parte dei soggetti deputati alla trasparenza e alle verifiche contabili. Adiconsum Veneto auspica che anche per Veneto Banca la Consob proceda allo stesso modo per individuare se e in che misura i comportamenti dell’altra compagnia di revisione Print House Water Coopers sono sempre stati corretti”.

“Da tempo – si legge ancora – è stato reso noto che Adiconsum Veneto ha avviato la raccolta delle adesioni dei risparmiatori per attivare le procedure legali contro Kpmg spa e il giorno 16.01.2018 alle ore 15 l’Associazione terrà una nuova assemblea presso la Cisl di Vicenza, Via Carducci 23, aperta ai risparmiatori con lo scopo di incrementare il numero di quanti ritengono utile percorrere questa strada per il recupero dei loro risparmi. Attualmente le persone che hanno aderito sono oltre 100, un numero ritenuto già sufficiente per l’avvio dell’iniziativa legale. È infine utile precisare che una più ampia adesione abbatterebbe ulteriormente le spese legali di ciascun risparmiatore che intenda percorrere la via giudiziale”.