“Il fatto che le banche siano riuscite a far dimenticare all’opinione pubblica di essere state le vere responsabili della crisi lo possiamo ritenere il più grande successo di marketing del secolo.” Lo ha dichiarato Benoit Lallemand, Segretario Generale di Finance Watch, l’associazione europea indipendente e senza scopo di lucro, che si propone di rimettere la finanza al servizio della società. E lo ribadisce in un video pubblicato nel canale YouTube della Ong, in cui illustra la situazione a dieci anni di distanza dallo scoppio della crisi finanziaria.
“A dieci anni di distanza ci sono notizie buone e notizie cattive. La cattiva notizia è che il sistema finanziario non è stato trasformato in profondità. Abbiamo ancora un sistema finanziario opaco, non responsabile delle proprie azioni e instabile, che investe principalmente in attività speculative lontane dalle necessità dell’economia reale. La finanza domina ancora il funzionamento del sistema economico e non stiamo avendo successo nell’attuare una profonda trasformazione. La buona notizia – sostiene Lallemand – è che un numero sempre maggiore di cittadini da ogni angolo del pianeta si stanno mobilitando per chiedere un cambiamento radicale e una ristrutturazione profonda. Inoltre dall’inizio della crisi la società civile ed i cittadini hanno compreso come la finanza ed il suo eccessivo dominio sull’economia siano la radice di molte delle nostre problematiche attuali, dalla crisi ambientale alla forte espansione e crescita delle disuguaglianze.”
Attualmente il problema più importante, sottolinea il segretario è come canalizzare il finanziamento dei 17 Obiettivi per lo Sviluppo sostenibile e sfidare il ruolo di dominio dell’attuale sistema finanziario conquistato attraverso 25 anni di processi di finanziarizzazione del sistema economico globale, mettendolo al servizio dell’economia sostenibile come dovrebbe essere.
In quest’ottica il 4 e 5 dicembre 2017 Finance Watch organizzerà a Bruxelles la prima edizione del Change Finance Forum, con l’intento di raccogliere l’attenzione e le risorse della società civile sulla necessità di organizzarsi con un programma e una narrativa comune per riformare attivamente il settore finanziario.
In preparazione di tale evento, FW organizzerà una serie di workshops in diverse città europee per coinvolgere un più largo spettro di rappresentanti della società civile nazionale, associazioni locali, attivisti, accademici, giornalisti, politici e altri soggetti impegnati nella ridefinizione del paradigma economico in ottica di interesse pubblico.
“Ci saremmo augurati che tutti avessero imparato la lezione, soprattutto le elites, ma non è stato così. Finance Watch entra così nella seconda fase della propria esistenza, una fase più attiva e propositiva, in cui incrementeremo il dialogo con i nostri membri per offrire strumenti concreti per agire e far sentire la propria voce direttamente” sottolinea in conclusione Lallemand.
Per informazioni: Luciano Malvolti, responsabile ufficio internazionale First Cisl.