Per parlare del reato di stalking bisogna capire chi è uno stalker: è un persecutore che vuole il controllo della vittima.
È necessario capire anche chi è e come si sente una vittima di stalking: è una persona incarcerata; persino peggio: una persona incarcerata dalla propria paura che la costringe a muoversi, velocemente e con terrore, da un luogo sicuro per approdare ad un altro.
Togliere la speranza che la paura possa finire grazie alle conseguenze penali per il persecutore è un tradimento mortificante.
Oggi entra in vigore la riforma del codice penale in base alla quale sarà possibile estinguere, fra gli altri, il reato di stalking e alcuni reati contro la persona, come le percosse o la molestia – anche a sfondo sessuale – versando una somma a titolo risarcitorio, anche senza il consenso della vittima. I luoghi sicuri si indeboliscono, gli approdi si allontanano.
È paradossale che ciò avvenga negli stessi giorni in cui in Tunisia il Parlamento approva all’unanimità la legge organica contro la violenza sulle donne e per la parità di genere: la contestualità ci fa sembrare che, mentre una parte dell’Africa si sforza di avvicinarsi all’Europa, l’Italia innesti la retromarcia rispetto alle conquiste di una legislazione faticosamente costruita negli ultimi cinquant’anni.
Il legislatore sembra volerci dire che tutto abbia un prezzo, ma non è vero! In un Paese civile, alla dignità delle vittime un prezzo non può essere dato.
Poche settimane fa, durante il Congresso Cisl, abbiamo denunciato l’ingiustizia che Governo e Parlamento stavano per commettere e abbiamo ottenuto in merito rassicurazioni con una nota* del ministro Orlando, ma anche quelle sono state tradite.
Oggi, dunque, è un giorno di amarezza e lutto, ma non di rassegnazione. Ci prepariamo per trasformare l’indignazione che ciascuno di noi sente singolarmente in un moto di indignazione collettiva che scuota il Paese e costringa il Parlamento a cambiare questa legge sbagliata.
* Stalking: Orlando, Governo interviene su punibilità querela
La Segreteria nazionale First Cisl
La Responsabile Donne e Politiche di Parità e di Genere First Cisl