Parole in libertà tra chi auspica, chi chiede, chi scrive

C’è chi auspica tagli ai costi, chi pene severe, chi scrive che ha sbagliato a dare fiducia. Siamo in un Paese, dunque, in cui la responsabilità è sempre di qualcun altro. Ovviamente nel caso in cui le cose vadano male.

Tagliare dipendenti (nel senso del numero) e retribuzioni
Lo ha auspicato ieri Ignazio Visco, il Governatore della Banca d’Italia, intervenuto all’assemblea annuale dell’Abi. Secondo Visco la ricetta per recuperare redditività sta, innanzitutto, nella riduzione dei costi… del personale. Quindi tanti a casa e quelli che rimangono con lo stipendio ridotto. La ricetta è chiarissima come riporta l’Huffington Post nell’articolo dal titolo “Ignazio Visco all’assemblea dell’Abi: “Avanti con aggregazioni fra banche e decisi tagli ai costi“. Per Visco è necessario uno sforzo eccezionale.

Chi paga per i danni arrecati?
All’assemblea dell’Abi il presidente Patuelli è tornato a puntare l’indice contro i responsabili dei disastri bancari che il Governo, o meglio la collettività attraverso il Governo, ha risolto in questi giorni. Si legge su repubblica.it in un articolo dal titolo “Patuelli (Abi): “I responsabili delle crisi bancarie devono pagare. Bene il governo: sistema in sicurezza“. Patuelli dunque è fermo nella sua posizione; i responsabili delle crisi bancarie devono essere puniti. Per adesso, però, la questione rimane inascoltata

Abbiamo sbagliato
Lo ha scritto l’ex premier Matteo Renzi nel libro presentato ieri a Roma. Renzi si riferisce alla fiducia che il suo Governo ha concesso a Bankitalia circa le valutazioni e le considerazioni utilizzate per la gestione delle crisi bancarie: “Un errore pagato assai caro dal punto di vista della reputazione più che della sostanza».
Lo riporta il sito lastampa.it in un articolo dal titolo “Nel nuovo libro Renzi attacca anche Bankitalia: “Abbiamo seguito le indicazioni, è stato un errore” a firma di Alessandro Di Matteo.