Cesena, Rimini e San Miniato, Governo e banche facciano la loro parte

La trattativa per l’acquisizione da parte del gruppo Crédit Agricole Cariparma delle Casse di Risparmio di Cesena, di Rimini e di San Miniato presenta elementi di criticità legati a vincoli di carattere regolamentare e procedurale sulla disciplina degli aiuti di stato per quanto concerne gli aspetti fiscali e, più complessivamente, ad un aumento delle necessità di ricapitalizzazione delle tre Casse che obbligano le parti in causa a seguire un percorso al quale vi sono ben poche alternative.

È, altresì, logico che Cariparma, sulla scia delle condizioni ottenute da Intesa Sanpaolo, Ubi e Bper, relativamente alle operazioni che le hanno viste coinvolte, stia cercando di realizzare l’operazione di acquisto alle migliori condizioni possibili. Ne discende la necessità che il Governo si impegni a prestare la massima attenzione alla vicenda in questione accogliendo le istanze del gruppo franco-italiano.

Ci risulta peraltro che  sia in corso, in tal senso, un’intensa attività da parte del Mef e confidiamo nella capacità del Governo di intervenire  opportunamente su eventuali deficit legislativi e operando la necessaria persuasione nei confronti di tutti i soggetti che devono essere chiamati a impegnarsi in questa operazione.

Certo, ci spiace osservare che, nonostante noi stessi avessimo già sollevato, la scorsa settimana, il tema della necessità di affrontare queste questioni con urgenza, come in altre occasioni, si stia facendo scorrere il tempo fino a rischiare di esaurirlo, ma spetta anche a tutti noi non indurre, attraverso inutili allarmi, anche se motivati dalle migliori intenzioni, l’opinione pubblica a convincersi che le tre casse di risparmio possano trovarsi sull’orlo di un baratro: servirebbe solo a generare pericolosamente il panico, come quando al primo scoppio di un petardo, qualcuno nella folla si mette a gridare alla bomba…

Occorrono, invece, nervi saldi e occhio sull’obiettivo.

Il Governo, dunque, faccia subito la sua parte per consentire la chiusura di un’operazione che potrà dare prospettiva all’occupazione e agli investimenti sui territori interessati, Cariparma tari la propria offerta in modo da garantirne, di concerto con l’azione del Mef, la praticabilità sul piano fiscale ed il sistema delle banche nazionali, attraverso Atlante e lo schema volontario di garanzia dei depositi, si faccia carico del problema e contribuisca a risolverlo senza ulteriori esitazioni.

La Segreteria nazionale First Cisl