Sportelli bancari, c’è chi apre e chi prevede che chiuderanno a migliaia

Le selezione di oggi delle notizie provenienti dal web prende avvio con una banca iraniana che ha aperto un ufficio di rappresentanza a Roma, scelta come prima sede in Europa. Un successo innanzitutto politico del presidente Hassan Rohani che ha fatto delle riforme il proprio progetto di governo.

C’è chi apre e chi chiude o prevede avvenga a seguito dello sviluppo tecnologico. È il caso di Kpmg, il network di società di consulenza che opera in 152 Paesi del mondo con circa 189 mila professionisti. La previsione in Italia è di una severa riduzione.

Infine la finanza e la tecnologia quanto avanti si stanno spingendo nella produzione dei servizi ai clienti?
Temi interessanti, trattati il questi giorni dalla stampa e di cui vi suggeriamo la lettura.

La prima banca iraniana apre in Europa e sceglie Roma
Ieri Il Foglio, in un articolo dal titolo “L’effetto Rohani: a Roma apre il primo ufficio di una banca iraniana in Europa” a firma di Gabriele Moccia, ha dato notizia dell’apertura a Roma di uno sportello di rappresentanza di Saman Bank che fornirà servizi di consultazione sugli investimenti, su problemi bancari e legali ad imprenditori europei, in particolare agli italiani, per investimenti in Iran. Il quotidiano scrive che si tratta del risultato della rielezione del presidente riformista Hassan Rohani ma indica anche le criticità che nascono soprattutto per il controllo dei flussi finanziari fra Iran ed Europa. Sulla stessa scia anche Bank Melli, la banca più importante in Iran, ha appena chiesto di aprire un ufficio in Europa.

La banca nello smartphone
Sul fronte delle chiusure si esprime oggi affaritaliani.it. In un articolo, dal titolo “Smartphone ammazza banche. Chiudono più di 3.000 filiali” a firma di Luca Spoldi, si fa riferimento ad uno studio di Kpmg secondo il quale, nei prossimi cinque anni, saranno almeno 7mila gli sportelli bancari che chiuderanno i battenti. Addirittura entro il 2023 gli portelli bancari potrebbero scendere dagli attuali 29335 ai 20mila in tutto. Drastica anche la riduzione prevista anche di Istituti e Bcc, come ha dichiarato in passato il presidente Abi Antonio Patuelli.

Il futuro è fintech
Infine la fintech, altro spauracchio per l’occupazione del settore. Investireoggi.it tratta l’argomento in un articolo dal titolo: “Rivoluzione in banca: con la fintech denaro gestito da un robot, ecco come” a firma di Giuseppa Timpone.  Secondo Fabrizio Villani, giovane co-founder della start-up Fintastico, la banca come la conosciamo oggi avrebbe i giorni contati. Colpa o merito, secondo la visione di ciascuno, della rivoluzione tecnologica che ha introdotto i roboadvisor, che nella fase attuale sono in grado di aumentare la capacità del consulente finanziario.
Fino a quando lo aiuteranno e quando ne prenderanno definitamente il posto? L’intervistato non fissa una data ma lascia intendere che il futuro è molto più vicino di quanto si creda.