Oggi, venerdì 26 maggio, i lavoratori del settore della riscossione dei tributi scioperano per chiedere al Governo ed alle forze istituzionali scelte che rispondano ad esigenze di equità e giustizia.
“In particolare, si chiede che la realizzazione del decreto previsto dal comma 9 bis dell’art.1 della legge 225 dello scorso dicembre preveda la modifica della disciplina giuridica del Fondo di previdenza nazionale affinché le ingenti risorse versate ogni mese consentano un corrispondente, corretto ritorno ai lavoratori in termini di pensione aggiuntiva”: lo spiegano in un comunicato le segreterie di First Cisl, Fabi, Fisac Cgil e Uilca.
Si chiede inoltre che, nel predisporre lo statuto dell’E.P.E. Agenzia delle entrate – Riscossione si tenga conto della necessità e dell’urgenza di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, in attesa di adeguamento da 7 anni.
Alla giornata di sciopero aderiranno anche i lavoratori di Equitalia Giustizia per chiedere tutele occupazionali, previdenziali e contrattuali nel passaggio sotto il diretto controllo del MEF così come stabilito nella medesima legge 225/2016.
Le lavoratrici ed i lavoratori della riscossione sono determinati a continuare a difendere il riconoscimento della loro professionalità rivendicando con ogni modalità un equo ritorno per il particolarmente elevato esborso di danaro, che viene versato per legge nelle casse del Fondo speciale gestito dall’INPS, ed il giusto adeguamento alle mutate condizioni di costo della vita e impegno di lavoro dal 2010 ad oggi.