Esopoint Lombardia, 1300 lavoratori seguiti in un anno

Entra nel vivo il progetto Esopoint, lanciato dal sindacato dei lavoratori bancari e assicurativi First Cisl Lombardia per dare un sostegno concreto e tutelare i lavoratori esodati residenti in Lombardia. Sono già 1.300, a un anno dall’avvio delle attività, i lavoratori esodati seguiti dalla rete di sportelli dislocati nelle province lombarde, presso le sedi sindacali di: Milano, Monza, Lecco, Cremona, Bergamo, Brescia, Pavia, Busto Arsizio, Sondrio.

“Una situazione delicata quella degli esodati – spiega il segretario generale First Cisl Lombardia, Pierpaolo Merlini – lavoratori che hanno la prerogativa di non essere più lavoratori attivi e nemmeno pensionati. Per tutelarli e assisterli abbiamo costituito la rete di Esopoint, dove nostri operatori qualificati hanno l’obiettivo di attivare un programma di ascolto, risposta, accompagnamento e offerta di servizi e convenzioni”.

Il progetto Esopoint è solo una delle tante attività della First Cisl Lombardia, che oggi all’Abbazia di Mirasole ha aperto il suo 1° congresso regionale con la presentazione della Rendicontazione sociale 2013-2017, un documento che fotografa la First Cisl in Lombardia a partire dalle sue otto federazioni territoriali, nell’ottica di un progetto che vuole costruire sintesi politica e integrazione organizzativa della categoria che in Lombardia rappresenta 20.530 iscritti (17.129 bancari e 3401 assicurativi) ed è la prima federazione regionale della First. “Giunta ormai alla terza edizione, la rendicontazione presentata oggi sancisce il passaggio da Fiba a First Cisl, a seguito della fusione con la sigla sindacale Dircredito – sottolinea il segretario generale Pierpaolo Merlini -. Un passaggio definibile “epocale”, che ha imposto ed impone adeguate riflessioni e necessità di riposizionamento nell’ampio panorama sindacale”.

Tanti i punti toccati dalla rendicontazione sociale, dalla governance al bilancio economico consolidato 2016, dalle libertà sindacali ai dati sugli iscritti, dalle attività del coordinamento delle banche cooperative alla mappatura delle iniziative dei territori. “Questo documento è uno strumento che ci consente di guardare avanti – aggiunge – anche nell’auspicio di rivelare quelle risorse e potenzialità che allo stato sono solo inespresse. In sintonia con un contesto globalizzato, con vecchie e nuove sfide, opportunità, interlocutori che un sindacato rinnovato non può certo ignorare”.

I lavori del congresso proseguiranno domani, con il dibattito, gli interventi sui temi del welfare e sui progetti in corso, per concludersi con l’elezione del consiglio generale che eleggerà gli organismi dirigenti per i prossimi quattro anni.