Romani, “vergognoso che Mef blocchi norma anti-bonus”

“Sono disgustato nell’apprendere che il Mef, giustificandosi con le solite farneticazioni sull’Europa, abbia fatto bocciare l’emendamento con cui si poteva impedire il pagamento di bonus e le liquidazioni d’oro ai manager delle banche salvate con soldi pubblici e si rendeva più agile l’avvio delle azioni di responsabilità nei confronti degli amministratori colpevoli dei dissesti”: è il commento di Giulio Romani, segretario generale di First Cisl, alla notizia dello stop alla misura che avrebbe limitato i compensi manageriali nel decreto salva-risparmio.
“Mentre ci si accinge a varare per l’ennesima volta piani industriali che prevedono tagli del personale e delle retribuzioni dei lavoratori onesti nelle banche salvate con i soldi dei cittadini – prosegue Romani -, il Governo interviene per salvaguardare gli spropositati guadagni milionari del top management”.
“Centinaia di lavoratori per bene – aggiunge Romani – vengono sottoposti anche in queste ore alle ingiurie di procedimenti penali e amministrativi causati non da loro dolo, ma dalle sconsiderate pratiche commerciali volute dai massimi responsabili delle loro aziende, eppure il Governo salvaguarda questi ultimi dalla possibilità di essere chiamati a rispondere dei loro misfatti. Tutto ciò merita un solo grido: Vergogna!”
“È sconfortante – conclude Romani – che in questo Paese a difendere i cittadini dall’ingiustizia di questi abusi debba essere un sindacato e non il Governo. Le uniche vere iniziative concrete in materia di responsabilità, di controlli e di indirizzo delle politiche e delle prassi commerciali delle banche si devono al tavolo sindacale che nei giorni scorsi ha sottoscritto un accordo storico per il settore ed ai 120 mila cittadini che hanno firmato la proposta di legge della nostra organizzazione sindacale con la quale chiediamo al Parlamento di approvare una norma che limiti i compensi dei manager”.