Ledda, UniCredit utilizzi il fondo di solidarietà per più di 36 mesi

Roma, 10 gennaio 2017

“Per gestire in modo non traumatico le 3900 nuove uscite, che si aggiungono alle 5600 già previste in precedenza, è opportuno un utilizzo del fondo di solidarietà di settore che copra un periodo superiore ai 36 mesi ipotizzati dal piano industriale di UniCredit”: è l’opinione espressa oggi da Pier Luigi Ledda, segretario nazionale di riferimento di First Cisl, primo sindacato del settore finanziario italiano, all’avvio della trattativa sugli esuberi annunciati dal gruppo bancario guidato da Jean Pierre Mustier.

“Come sindacato – aggiunge Ledda – riteniamo che UniCredit debba anche investire sulla nuova occupazione, inserendo giovani, e sulla professionalità di chi già lavora nel Gruppo. Purtroppo, il piano si focalizza invece soprattutto sul contenimento dei costi e determina esuberi”.

“I numeri di UniCredit, che in Italia ha il 12,5% di quote di mercato e 7,3 milioni di clienti retail – prosegue Ledda -, confermano come questa banca abbia tutte le condizioni per darsi un modello che sostenga l’economia del nostro Paese e che generi una redditività sostenibile nel tempo, garantendo una buona occupazione a chi vi lavora. Se UniCredit saprà essere un esempio di innovazione tecnologica ed organizzativa, di buone relazioni, di fiducia e di equità, i lavoratori, con il contributo della loro professionalità, saranno decisivi rispetto alla riuscita del piano”.