Popolare Bari, First Cisl parte civile nel processo a carico di Marco e Gianluca Iacobini

“Si concretizza l’impegno preso nei confronti dei lavoratori della Banca Popolare di Bari: il prossimo 16 luglio, data dell’udienza preliminare del processo a carico dell’ex Presidente della banca e del figlio minore, First Cisl si costituirà parte civile nei confronti dei responsabili del ‘disastro bancario’ del gruppo bancario barese” ha dichiarato Pasquale Berloco, Segretario responsabile First Cisl Puglia.

A tal proposito leggiamo nel volantino di sigla uscito ieri: “La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari ha positivamente valutato la sussistenza dei reati di false comunicazioni sociali, falso in bilancio, falso in prospetto a carico del nostro ex Presidente e del figlio minore, ex condirettore generale dell’Istituto di Credito.

Nello specifico, i predetti sono accusati di :
− aver esposto, nel bilancio della BPB, informazioni e fatti materiali non rispondenti al vero, alterando così in modo sensibile la situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Banca;
− aver esposto false informazioni ed occultato dati e notizie rilevanti nei prospetti informativi pubblicati e diffusi in occasione degli aumenti di capitale 2014/2015.
Appare evidente che le condotte contestate hanno inevitabilmente danneggiato gli azionisti da un punto di vista strettamente economico/finanziario”.

“Riteniamo la costituzione di parte civile una iniziativa in coerenza con la linea sindacale da noi perseguita negli ultimi anni e che ci ha visti:
− chiedere per primi già da febbraio 2018, nel nostro manifesto per la tutela del risparmio e del lavoro “AdessoBanca!”, l’introduzione del nuovo reato di disastro bancario, al fine di riordinare le troppe fattispecie di reato in materia economico finanziaria oggi presenti nella nostra legislazione, in modo da non permettere più agli amministratori di sfuggire sistematicamente alle maglie troppo larghe del sistema ed evitare l’ingiusta e intollerabile ricaduta di responsabilità sui lavoratori;
− non firmare l’Accordo dell’agosto 2017, con fermezza e senso di responsabilità, che fin da subito, abbiamo percepito essere inutile ed ingannevole per tutti i dipendenti che lo hanno subìto”.

QUI il volantino.