Popolare Sondrio, Colombani: salvaguardare storia e valori nell’integrazione con Bper. I trattamenti vanno armonizzati in tempi stretti con risultati pienamente soddisfacenti per tutti i lavoratori

“L’operazione straordinaria di acquisizione di Banca Popolare di Sondrio da parte del Gruppo Bper ha senso se verranno salvaguardate la storia e la cultura di una banca popolare che ha fatto della territorialità, del sostegno alle famiglie e alle imprese, della crescita costante dell’occupazione, i tratti distintivi del proprio agire. Tra le banche italiane Popolare di Sondrio detiene il primato dell’occupazione under 30. La quota di lavoratrici e lavoratori sotto i 30 anni è ulteriormente aumentata nel 2024. In un settore nel quale l’occupazione viene da anni sottoposta a tagli pesanti, questi dati dimostrano che la banca ha tenuto vive le sue radici, senza mai perdere di vista la propria funzione sociale”. Lo ha dichiarato il Segretario generale nazionale First Cisl Riccardo Colombani, che ha preso parte ai lavori del direttivo della Sas di gruppo e della Sas di complesso di Bper.

Colombani ha ricordato che “la cura per il lavoro e per l’occupazione è asse importante delle politiche sindacali First Cisl. Ciò anche nel contesto della rivoluzione digitale, con specifico riferimento all’adozione di sistemi di intelligenza artificiale”. Da ciò discende, ha proseguito, “la necessità, anche in considerazione degli ottimi indicatori economici, finanziari, di liquidità, di stabilità, di procedere celermente all’armonizzazione dei trattamenti economici e normativi, nonché alla valorizzazione delle professionalità dei lavoratori di Popolare di Sondrio al pari di tutti i lavoratori del Gruppo Bper, mettendo da parte eventuali tattiche negoziali volte a ridurre il costo del lavoro, che non è mai stato così basso in rapporto ai proventi operativi”.

Infine, Colombani ha colto l’occasione per “un sentito ricordo di Maurizio Davi, già segretario organizzativo del Gruppo Bper, scomparso prematuramente. Un maestro di umiltà, una persona e un sindacalista che – ha concluso – ha lasciato in eredità un grande insegnamento a tutti noi: servire il prossimo con spontaneità, con gratuità, con il solo immenso piacere di fare del bene”.