Berselli, il ruolo della banca nelle comunità di riferimento, il caso spagnolo

L’editoriale di Marco Berselli, segretario generale First Cisl Milano Metropoli, dal titolo: “Il ruolo della banca nelle comunità di riferimento: il caso spagnolo”.

Aggregazioni, incorporazioni, fusioni, tre sostantivi che stanno ulteriormente modificando il sistema bancario italiano ed europeo a vantaggio di pochi grandi gruppi, riducendo considerevolmente il concetto di concorrenza, cardine di un’economia che dovrebbe rivolgersi soprattutto ai consumatori.

Di questi giorni la richiesta avanzata all’antitrust spagnola dai due sindacati bancari iberici UGT (Uniòn General de Trabajadores) e CCOO (Confederaciòn Sindical de Comisiones Obreras) a non autorizzare l’annunciata fusione tra Banco Sabadell e BBVA (Banco Bilbao Vizcaya Argentaria). Un’operazione che produrrebbe significavi effetti non propriamente positivi, sia in termini occupazionali che sull’offerta di credito.

Uno studio condotto dai due sindacati ha evidenziato come l’operazione di fusione ridurrebbe la disponibilità di credito dell’8% per PMI, lavoratori autonomi e famiglie, aumentando, di fatto, l’esclusione finanziaria principalmente alle persone più anziane e, più in generale, agli abitanti delle tante zone rurali della Spagna.

In termini occupazionale, l’analisi dei sindacati stima una perdita di posti di lavoro compresa tra 7685 e 10.567 e una chiusura di uffici tra 589 e 883 a livello nazionale, specialmente in Catalogna, Comunità Valenciana, Asturie e Galizia.

UGT e CCOO invitano l’antitrust a prendere “le misure necessarie compreso il diniego alla fusione” oltre che a garantire una “concorrenza efficace” nel mercato bancario, infatti, il nuovo istituto che verrebbe a crearsi a seguito dell’operazione di fusione (Banco Sabadell/BBVA) e la CaixaBank controllerebbero il 73% del mercato bancario spagnolo.

Quella iberica è una tematica che ci riguarda da vicino: concentrare la facoltà di poter decidere al solo fine di massimizzare i profitti a vantaggio di pochi, ovvero massificare e standardizzare i prodotti per una vasta popolazione di clienti attraverso una drastica riduzione di costi, riferiti soprattutto al costo del lavoro, senza curarsi delle reali esigenze e necessità delle persone.

Un’impostazione che supera il fenomeno della globalizzazione e che rivolge scientemente le sue attenzioni alla finanza a discapito dell’economia reale. Una visione miope da sradicare anche attraverso il modello partecipativo che, come First Cisl, stiamo promuovendo in tutte le sedi istituzionali.

Comunicazione First Cisl Milano Metropoli


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