20 marzo. La vita ai tempi del Covid-19

Quello che sta accanendo ci segnerà profondamente. Porteremo dentro di noi le cicatrici che il virus lascerà a tutti, anche a chi di noi non verrà colpito direttamente.

Di questi giorni ci resteranno emozioni, lezioni, sensazioni, riflessioni e immagini, tante immagini.

Abbiamo visto foto di medici accasciati dalla fatica, infermiere stanche addormentatesi sulla tastiera di un pc ma c’è un’immagine che probabilmente si è impressa più di ogni altra diventando il simbolo di questi giorni: quella colonna di blindati dell’esercito che portano via da Bergamo i feretri di persone defunte a cui la città non è più in grado di garantire una degna sepoltura.

A Bergamo, ai bergamaschi, ai nostri conoscenti, ai sindacalisti, a tutti i colleghi che vivono o lavorano glì vogliamo far sapere che Milano, mai come ora, è vicina.

C’è stato il momento in cui si cantava sui balconi per sentirsi meno soli, oggi è il momento del silenzio. È il rispetto che dobbiamo alle 3.405 vittime finora accertate, con le quali superiamo anche i decessi registrati in Cina, e alle famiglie che hanno perso i loro cari.

A questo link si trovano i numeri utili, i provvedimenti, le iniziative e le raccolte fondi per Bergamo:

https://www.comune.bergamo.it/sites/default/files/allegatinews/Vademecum%20r03.pdf

Intanto inizia a diventare preoccupante anche la situazione nell’area milanese dove solo ieri sono stati registrati 634 casi positivi. È un dato allarmante che richiede interventi più decisi. Come da giorni sosteniamo, c’è ancora troppa gente in giro, ancora troppa gente al lavoro.

Anche la CGIL, la CISL e la UIL lombarde si sono espresse su questo argomento: http://lombardia.cisl.it/notizie/cgil-cisl-uil-lombardia-fermiamoci-per-la-vita/

In attesa che dei dati odierni e nella speranza che arrivino presto a confortarci, vi ricordiamo che i nostri report quotidiani sono qui: https://www.firstcisl.it/milanometropoli/

La Comunicazione FIRST CISL di Milano metropoli