La tavola rotonda “Quali tutele per i lavoratori nell’era digitale”, moderata da Marco Berselli, a cui hanno partecipato: avv. Riccardo Berti – coordinatore commissione informatica DPO ordine avvocati Verona, avv. Sara Cazzanti – consigliera Fondazione Forense Ferrarese, avv. Francesca Proietto – Commissione giustizia ordine avvocati Milano, avv. Silvia Toffoletto – Osservatorio nazionale Giustizia civile/Gruppo A.I. & Diritto, ha caratterizzato i lavori congressuali aperti dalla prosecuzione degli interventi, già iniziati ieri, dei delegati.
L’avv. Berti ha concentrato la sua relazione intorno alle frontiere digitali del controllo sul lavoratore, sottolineando l’ibridazione cui è costretta anche l’attività sindacale.
“Fino a pochi mesi fa era, a esempio, impensabile che nel bagaglio di conoscenza del sindacalista dovessero includersi concetti come quelli dei metadati log di trasporto e metadati utente e-mail. Ora – ha sottolineato Riccardo Berti – gli interventi delle Autorità hanno messo al centro del dibattito la tecnologia e costringono a una miglior comprensione del fenomeno tecnologico. Una necessità che consente di poter offrire adeguata tutela ai lavoratori, di fronte a una parte datoriale che possiede gli strumenti tecnologici e tutte le loro enormi potenzialità di conoscenza e intrusione, e va calmierata con cognizione di causa in relazione ai limiti normativi nell’uso di questi meccanismi”.
L’intervento si è chiuso con uno sguardo all’oriente, con l’avv. Berti che ha esemplificato alcune derive distopiche che sono già realtà in Cina e dalle quali invece le nostre norme e la forza sindacale occidentale ci tutela.
“Il tema dei controlli del datore di lavoro – ha evidenziato nel suo intervento Sara Cazzanti – è uno degli ambiti in cui maggiormente si avverte l’importanza che rivestono la persona del lavoratore e i diritti fondamentali che l’ordinamento gli riconosce in primis in quanto persona, con particolare riferimento alla libertà, alla dignità e alla riservatezza delle informazioni che lo riguardano, diritti che oggi più che mai sono al vaglio dell’evoluzione tecnologica e dei moderni modelli organizzativi.
Da qui i tentativi della legislazione e della giurisprudenza giuslavoristica nella ricerca di un corretto bilanciamento tra poteri di controllo del datore di lavoro e protezione del lavoratore, dalla creazione della giurisprudenziale della categoria dei controlli difensivi per la tutela del patrimonio aziendale al faticoso percorso per affermare il diritto del lavoratore alla disconnessione.
Evoluzione sociale e tempi legislativi corrono a velocità diverse, da qui la chiamata delle parti sociali e quindi alla contrattazione collettiva per interventi più concreti e tempestivi”.
In tema di “controllo dell’algoritmo” e di “regolamenti UE”, l’avv. Proietto ha rimarcato come “nel mondo del lavoro, moltissime imprese di varie dimensioni impiegano sistemi e procedure digitalizzate cosi come tecnologie e software basate su algoritmi e procedure di intelligenza artificiale. Tutto ciò ha evidenti ripercussioni nella gestione dei rapporti di lavoro, soprattutto in tema di selezione del personale, trasparenza e discriminazioni. La normativa di settore offre già strumenti efficaci a tutela dei lavoratori, a questi strumenti si aggiungeranno le disposizioni del regolamento sull’intelligenza artificiale. La sorveglianza delle organizzazioni sindacali – ha concluso Proietto – svolge e svolgerà un ruolo cruciale nei prossimi anni”.
Silvia Toffoletto ha rimarcato: “La funzione fondamentale delle organizzazioni sindacali nel captare come delle ‘antenne’ la violazione dei diritti fondamentali delle lavoratrici e dei lavoratori, la cui individuazione risulta sempre più difficoltosa nel mondo del lavoro nell’era digitale. Nell’ambito della tutela dei dati dei lavoratori, ci vengono in aiuto i principi fondamentali stabiliti dal diritto dell’Unione Europea che, correttamente applicati, possono dispiegare un’efficacia che supera i limiti degli accordi sindacali e delle norme statuali spesso troppo limitanti o pregiudizievoli all’atto dell’applicazione pratica”.
Comunicazione First Cisl Milano Metropoli