“Io non sto zitta”, intervista a Rosaria Di Liberto

Il tema della violenza di genere è purtroppo di grande attualità e spesso protagonista della cronaca nera.

First Cisl Milano Metropoli, grazie al Coordinamento Pari Opportunità e Politiche di genere, ha avviato un percorso di conoscenza e sensibilizzazione del quadro sindacale sul tema, focalizzandosi sui segnali prodromici della violenza e gli strumenti per dare supporto alle vittime.

All’interno di questo percorso, Rosaria Diliberto, Coordinatrice First Cisl Milano sulle Politiche di genere, ha avviato un progetto all’interno dell’azienda del Gruppo Generali in cui opera.

L’abbiamo intervistata per farci raccontare com’è nato e in cosa consiste il progetto.

D: Ciao Rosaria, che ruolo rivesti in azienda e nel territorio?

R: Buongiorno, sono Rosaria Di Liberto, RSA del Gruppo Generali, nel 2022 sono entrata a far parte del Coordinamento Pari Opportunità e Politiche di genere First Cisl Milano Metropoli e dal settembre del 2023 ricopro l’incarico di coordinatrice. In questo tempo, all’interno del Coordinamento abbiamo sviluppato alcune attività che ci hanno permesso di acquisire quelle competenze che io ho poi messo a disposizione di questo progetto all’interno della mia azienda.

D: In cosa consiste e com’è nato il progetto?

R: “Io non sto zitta” è nato dalla crescente necessità di creare strumenti reali e concreti di contrasto alla violenza partendo, innanzitutto, dall’acquisizione della consapevolezza da parte delle colleghe interessate che, spesso, invischiate in quelle dinamiche non si rendono conto o non sanno come uscirne. Abbiamo, poi, fatto conoscere la rete di assistenza a supporto delle vittime di cui c’è davvero poca conoscenza, aiutandole concretamente ad attivarla.
Il progetto è stato avviato a novembre nell’area Contact Center di Generali Milano, grazie alla particolare e attenta sensibilità del management sull’argomento, che ha compreso l’importanza del progetto e mi ha dato l’occasione e lo spazio per metterlo in atto. Gli incontri hanno avuto mediamente una durata di un’ora, durante i quali ho interfacciato un totale di 150 colleghi/e. A seguito di questi incontri, 20 colleghe coinvolte in situazioni di abuso o molestia hanno avviato un percorso e sono adesso adeguatamente seguite: si tratta di 1 donna su 7,5. Un numero freddo ma che dà un’idea di quanto il fenomeno sia diffuso, soprattutto se consideriamo che resta un sommerso di cui non conosciamo le dimensioni. Ho ricevuto numerose richieste di ulteriore formazione e approfondimento sull’argomento. I risultati ottenuti dimostrano quanto sia importante un impegno sempre maggiore da parte sindacale su questo tema e quanto sia cruciale che i sindacalisti siano adeguatamente preparati. È inoltre la riprova che il sindacato all’interno delle aziende può e deve essere attore di cambiamento, non un elemento secondario, ma protagonista del benessere sui luoghi di lavoro, promotore di iniziative che, quando trovano spazio per essere attuate, diventano virtuose per tutti: lavoratori e imprese.

D: Il progetto avrà un seguito?

R: Certamente! Non ci fermiamo certo qui. La volontà è quella di ampliarlo estendendolo ad altre aree dell’azienda e portarlo anche in altre realtà per aiutare altre lavoratrici. Speriamo di trovare altre aziende sensibili al tema. Il mio obiettivo è che un giorno questo progetto diventi superfluo, perché nessuna donna debba mai più essere vittima di violenza. Nel frattempo, se anche solo una donna è stata aiutata grazie al nostro lavoro, considero già questo un grande successo.
Devo ringraziare First Cisl Milano Metropoli senza il cui supporto tutto questo non sarebbe stato possibile ma anche la mia SAS che ha compreso sin da subito il valore di questo progetto e mi ha dato la possibilità di attuarlo.

D: Grazie Rosaria, per il tuo tempo e per l’impegno che metti nello svolgere l’attività di Coordinatrice e nel portare avanti questo progetto che ha già aiutato molte donne e, siamo certi, altre ne aiuterà.

“First Cisl Milano Metropoli – sottolinea Maddalena Acquaviti della segreteria milanese – ritiene che il tema delle pari opportunità e delle politiche di genere debba sempre più spesso uscire dal recinto in cui per molto tempo è stato chiuso nel dibattito pubblico, per diventare centrale anche nell’attività sindacale perché a esso è strettamente connesso il benessere di lavoratrici e lavoratori, la crescita personale e professionale delle persone e la salute stessa dell’organizzazione.”

Comunicazione First Cisl Milano Metropoli