Marco Berselli, intelligenza artificiale, la tecnologia al servizio dell’uomo

L’editoriale di Marco Berselli, segretario generale First Cisl Milano Metropoli, dal titolo: “Intelligenza artificiale, la tecnologia al servizio dell’uomo”.

“Dobbiamo chiarire in che senso stiamo parlando di valori. Infatti, gli algoritmi lavorano su valori numerici. L’etica, invece, parla di valori morali. Dobbiamo stabilire un linguaggio che possa tradurre i valori morali in qualcosa di computabile per la macchina.  Ma nel rapporto tra uomo e macchina, il vero conoscitore e portatore di valori è l’uomo. La dignità umana e i diritti umani ci dicono che nel rapporto uomo-macchina è l’uomo a dover essere protetto”, le parole di padre Paolo Benanti, professore straordinario di Etica delle tecnologie presso la Pontificia Università Gregoriana e direttore scientifico della Fondazione RenAissance, presentando l’evento “AI Ethics: An Abrahamic commitment to the Rome Call”, svoltosi in Vaticano lo scorso martedì 10 gennaio.

Algoritmi, globalizzazione e lavoro, tre parole – apparentemente distanti tra loro ma terribilmente complementari – che, al punto in cui siamo, sono diventate il fattore determinante di un processo di omogenizzazione, sia in termini di prodotti che di persone/utenti.

Un’evoluzione diretta alla standardizzazione che non tiene in considerazione le reali e diversificate esigenze di ciascuno, massificando di fatto i bisogni delle persone. Il modo più facile per determinare un percorso di sviluppo sociale ed economico finalizzato alla creazione di utili destinati a pochi.

Se l’informatizzazione e l’utilizzo di strumenti alternativi sono indice di progresso e di sviluppo, tuttavia, non possono e non devono essere procedimenti a esclusivo svantaggio del fattore umano.

È l’uomo che sovraintende ai processi e all’innovazione tecnologica e non viceversa. La tecnologia deve essere considerata una tessera del puzzle del ciclo produttivo, oltre che di supporto ai processi decisionali, essenziale, ma pur sempre una parte.

A livello sindacale, l’intento non è quello di fermare il progresso, né di contrastarlo, piuttosto – anche a difesa dei livelli occupazionali – quello di mettere le macchine e la tecnologia, più in generale, al servizio dell’uomo e non viceversa.

Il rapporto deve essere concettualmente invertito: è l’uomo che decide, non la macchina.

Comunicazione First Cisl Milano Metropoli

All: editoriale Marco Berselli