UBS EUROPE SE, prosegue il confronto in merito al piano di ristrutturazione

Continua il confronto tra Organizzazioni sindacali e UBS EUROPE SE in merito al piano di ristrutturazione presentato dalla Banca svizzera.

“In data 21 febbraio – si legge nel comunicato sindacale – si è svolto il terzo incontro relativo alla procedura di riorganizzazione che, secondo l’iniziale impostazione aziendale comporterebbe un numero di 70 esuberi e che vede le OO.SS unite nell’obiettivo di tutela dell’occupazione e della professionalità delle lavoratrici e lavoratori del gruppo. Quelle che abbiamo definito nel comunicato precedente come timide aperture, si sono concretizzate nell’accoglimento da parte aziendale di un ragionamento su di un punto da noi ritenuto prioritario: la disponibilità all’utilizzo dello strumento del part – time, in un’ottica fondamentale di contenimento degli esuberi e di attenzione alle esigenze dei lavoratori.

Riteniamo importante sottolineare la valenza di questo passaggio, che verrà, nei prossimi giorni comunicato direttamente dall’azienda a tutta la platea di lavoratrici e lavoratori di UBS, che potranno dar corso alle loro richieste, con un cambio di procedura che vedrà la responsabile delle risorse umane direttamente coinvolta nel processo di valutazione delle domande.

E’ importante pertanto che tutti coloro che desiderano poter accedere al lavoro a tempo parziale, e che non hanno avuto possibilità in precedenza di manifestarlo o che si sono visti negata la possibilità di agirlo, esplicitino la loro volontà nelle forme che verranno indicate dall’azienda non appena possibile.

Le richieste di part time che farete pervenire, tanto utili nel bilanciamento tempo di vita lavoro per chi ne ha necessità, possono contribuire a ridurre il numero di lavoratori e lavoratrici considerati ad oggi in esubero.

Come parti sindacali, ritenendo prioritaria la salvaguardia del posto di lavoro con tutti gli strumenti a disposizione, abbiamo proseguito il confronto rinnovando la richiesta per gli esuberi ancora rimanenti ad utilizzare prioritariamente il Fondo di solidarietà di settore esteso a tutta la platea di lavoratrici e lavoratori, che consentirebbe l’uscita su base esclusivamente volontaria a quei lavoratori più prossimi alla maturazione dei requisiti pensionistici.

L’azienda ci ha dato una prima disponibilità riservandosi di valutarne l’uso per la prima volta, così come avviene di prassi nel settore, seppure tale disponibilità non sia stata ancora affrontata con una specifica relativa ad aperture e modalità, sulle quali abbiamo richiesto di ragionare nel prossimo incontro che si terrà in data 28 febbraio”.

Comunicazione First Cisl Milano Metropoli