Verso il Congresso, lettera di una sindacalista agli iscritti

Cari colleghi,

nemmeno sembra possibile, eppure eccoci tutti qui a pensare che presto ci rivedremo e che forse questo periodo lunghissimo e sospeso sta per essere archiviato.

Alle nostre spalle 20 mesi che non potremo MAI dimenticare, 20 mesi che non avremmo MAI neppure potuto immaginare, 20 mesi di impegno, di perdite, di sacrifici, di novità, 20 mesi straordinariamente inediti.

Un Tempo che, senza alcun dubbio, abbiamo vissuto per sottrazione e che, quindi, ci ha tolto moltissimo ma che oggi, solo oggi, possiamo anche dire che ci ha aperto a infinite possibilità, ad un nuovo modo di pensare, di vivere la nostra quotidianità e di guardare al futuro.

E anche se, senza soluzione di continuità, siamo stati completamente assorbiti dall’attività lavorativa, questi lunghi mesi, ci hanno anche insegnato a considerare il Tempo in modo differente e a toccare con mano il suo Valore!

Ciò che invece, purtroppo, non è cambiato è il mood delle nostre giornate sempre troppo intense, logoranti, scandite da ritmi diventati insostenibili, vissuti costantemente “sott’acqua” con l’intento di far fronte alle numerose attività ma con l’affanno di chi è consapevole di non riuscire a “svuotare il mare” con un secchiello, con l’inquietudine di non fare mai abbastanza!!!

Continuo a vivere come voi il disagio di queste giornate in un clima di costante e crescente emergenza e mentre apprezzo di lavorare in una realtà che, in questi lunghissimi mesi, ci ha protetto dal Covid e ci ha sempre segnalato di essere attenta alla nostra salute oggi mi domando, sempre più spesso, cosa intenda quando, fa riferimento al benessere lavorativo, all’ambiente di lavoro positivo, alla salute mentale da considerare come una priorità!!!

Troppe, infatti, le persone già uscite, troppe le nuove e le vecchie attività che sono restate in carico a chi, invece, in azienda continua ad esserci, troppo lontana la dead line in cui probabilmente, lo speriamo, l’innovazione tecnologica e i processi di digitalizzazione ci verranno in soccorso per supportarci e portarci fuori da tutta questa frenesia.

D’altro canto, ci dicono che stiamo vivendo una nuova normalità e che li fuori ci sono realtà peggiori della nostra e che, quindi, è necessario stringere i denti e guardare avanti!

Vero, ma la consapevolezza che il mondo è cambiato non deve mai indurci ad immaginare un futuro al ribasso facendoci perdere di vista ciò che è giusto e che deve essere considerato fondamentale affinché si lavori in modo sostenibile e “salutare”.

Fino a quando avrò voce non mi stancherò MAI di dire che Valori quali la dignità, l’onestà, la giustizia, il rispetto, la correttezza sono assolutamente attuali e non passeranno MAI di moda!!

A tal proposito, nonostante questa “nuova normalità”, continuo a ripetere all’azienda che i valori appena citati, il benessere e la cura delle persone sul luogo di lavoro devono continuare ad essere FATTIVAMENTE alla base dello sviluppo di politiche di conciliazione vita-lavoro, di tutela dei valori delle politiche commerciali e di ogni altra iniziativa pensata per costruire condizioni favorevoli e sostenibili sia nel breve che nel lungo periodo.

Ciò premesso credo che sia doveroso tenere duro per assolvere al meglio i nostri incarichi ma ritengo anche fondamentale non smettere MAI di pretendere che un ambiente di lavoro realmente sostenibile può e deve essere ciò che ognuno di noi merita e al quale, per nessun motivo al mondo, deve rinunciare!

Siamo alla vigilia di quello che anch’io considero un nuovo Rinascimento e aspetto di rivedervi con l’emozione di chi, nonostante tutto, continua a credere che in fondo domani è un altro giorno!

Vi abbraccio dal cuore.

A prestissimo.

First Cisl Milano Metropoli

All.:  documento “Verso il Congresso – 3”