Maddalena Acquaviti, Agenda 2030, istituire diritto alla disconnessione

Il Parlamento europeo chiede l’adozione di una nuova direttiva Ue, destinata a divenire centrale nell’attuale processo di transizione digitale enunciando che: ”La transizione digitale dovrebbe essere guidata dal rispetto dei diritti umani, nonché dei diritti e dei valori fondamentali dell’Unione e avere un impatto positivo sui lavoratori e sulle condizioni di lavoro.”

Richiamando dunque nei principi la Carta dei diritti fondamentali dell’Ue (in particolare l’art.31: ogni lavoratore ha diritto a condizioni di lavoro che ne rispettino la salute, sicurezza e dignità, così come a una limitazione dell’orario massimo di lavoro, a periodi di riposo giornalieri e settimanali e a un congedo retribuito) e il pilastro europeo dei diritti sociali, l’obiettivo della direttiva è stabilire prescrizioni minime che permettano ai lavoratori di utilizzare strumenti digitali, comprese le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC), a scopi lavorativi e di esercitare il diritto alla disconnessione.

L’ambito di applicazione include tutti i settori, sia pubblici che privati, e tutti i lavoratori, indipendentemente dal loro status contrattuale.

Nelle premesse il Parlamento valuta che la digitalizzazione e l’utilizzo adeguato degli strumenti digitali hanno portato numerosi vantaggi e benefici economici e sociali ai datori di lavoro ed ai lavoratori (maggiori flessibilità ed autonomia, miglior equilibrio tra vita professionale e vita privata, riduzione dei tempi di spostamento), ma che hanno causato anche degli svantaggi comportanti sfide etiche, legali e connesse all’occupazione (intensificazione del lavoro, estensione dell’orario) rendendo così meno netti i confini tra attività lavorativa e vita privata

 Hanno inciso così negativamente sulla loro salute e sicurezza, sulla loro libertà e qualità di vita:

  • l’utilizzo di strumenti digitali per periodi prolungati potrebbe determinare una riduzione della concentrazione e un sovraccarico cognitivo ed emotivo; operazioni monotone e ripetitive e una postura statica per lunghi periodi di tempo possono causare tensioni muscolari e disturbi muscolo-scheletrici;
  • l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro ha classificato la radiazione a radio frequenza come una possibile causa di effetti cancerogeni;
  • le donne incinte posso essere particolarmente a rischio in caso di esposizione a radiazioni a radio frequenza.

La crisi Covid, i lockdown totali e parziali, hanno dimostrato le notevoli capacità e potenzialità di espansione dell’economia digitale, accelerando la sperimentazione sul campo di quelle che saranno per buona parte della nostra forza lavoro le modalità future di lavoro, anche nella ripresa dalla crisi pandemica.

Il Parlamento europeo sancisce dunque che il diritto alla disconnessione è un diritto fondamentale che costituisce una parte inseparabile dei nuovi modelli di lavoro della nuova era digitalee l’esercizio equilibrato di questo diritto, oltre a essere positivo per la salute fisica e mentale dei lavoratori, può determinare un miglioramento della qualità e della produttività al lavoro grazie alla diminuzione di stanchezza e stress, livelli più elevati di soddisfazione e motivazione sul lavoro e tassi più bassi di assenteismo, contribuendo nel contempo a prevenire costi sociali ed esternalità negative per la salute dei cittadini.

La proposta di direttiva è presentata con l’invito alla Commissione ad avviare una consultazione con Stati membri e parti sociali, prendendo al contempo anche in considerazione l’accordo quadro delle parti sociali europee sulla digitalizzazione, già inclusivo di disposizioni sulla connessione e sulla disconnessione.

Nelle raccomandazioni sono inclusi principi di garanzia per la tutela dei lavoratori al fine di non subire discriminazioni sul lavoro difendendo il proprio diritto di disconnessione. Incombendo al datore di lavoro dimostrare che il licenziamento o il trattamento sfavorevole è stato basato su motivi diversi. Inclusivi della tutela sono i dati personali e la privacy dei lavoratori.

Indica agli Stati membri di prevedere la possibilità dell’esercizio efficace del diritto alla disconnessione, anche per mezzo di un accordo collettivo, e di garantire che i datori di lavoro istituiscano un sistema oggettivo, affidabile e accessibile che consenta la misurazione della durata dell’orario di lavoro giornaliero svolto da ciascun lavoratore, nonché la valutazione dei rischi per la salute e sicurezza, compreso il rischio psicosociale.

di  Gruppo Comunicazione First Cisl Milano Metropoli