Week 3 – Per il 2018 serve un’agenda di governo espansiva

“Come farà la Germania, bisogna ripartire in Italia da lavoro, fisco e famiglia con un agenda di Governo espansiva”. E’ quanto ha proposto sul quotidiano “Avvenire” la Segretaria Generale della CISL, Annamaria Furlan. “L’accordo di governo per una grande coalizione in Germania è una dimostrazione di unità di intenti, di serietà e di coesione sociale che dovrebbe essere presa in questa fase come un esempio da tutti gli schieramenti politici italiani”, scrive la Furlan che sottolinea come la Germania punti a rilanciare il ruolo dello stato sociale, aumentare gli aiuti alle famiglie più deboli con bambini, investire nel sistema della formazione e della ricerca, garantendo anche l’accoglienza ai migranti. “La Germania spenderà circa 46 miliardi in più nei prossimi quattro anni, restituendo dal bilancio pubblico più risorse alle famiglie. Lo farà con una seria politica fiscale redistributiva, con più investimenti pubblici e politiche sociali, senza cifre vaghe e senza deficit, con progetti per sostenere la natalità, l’alternanza scuola-lavoro per gli studenti, la digitalizzazione e portando il finanziamento per la ricerca al 3,5 del prodotto lordo”, aggiunge la leader della CISL che indica ‪nel rilancio del dialogo sociale la chiave dello sviluppo anche nel nostro paese, con un impegno collettivo delle istituzioni, delle imprese e del sindacato.

“Nessuno può pensare di essere autosufficiente o di farcela da solo. E non servono nuove norme dirigistiche calate dall’alto, come la proposta di un salario minimo per legge che rappresenta un “vulnus” ed una involuzione nelle relazioni industriali, visto che più dell’80 % dei lavoratori in Italia oggi è già coperto dalla contrattazione”, ammonisce la Furlan.

Per la leader della CISL il lavoro per i giovani si crea favorendo una maggiore crescita economica del paese, con una politica industriale innovativa e rispettosa dell’ambiente e cambiando a livello europeo le regole troppo rigide del fiscal compact in modo da consentire maggiori investimenti pubblici in infrastrutture, ricerca, innovazione, tutela del territorio. “Dobbiamo tutti porci l’obiettivo di far decollare finalmente le politiche attive del lavoro ed una vera alternanza scuola-lavoro in modo da incrociare la domanda con l’offerta dei nuovi lavori ed approvare finalmente una normativa che favorisca la partecipazione dei lavoratori non solo ai risultati aziendali ma anche nell’indirizzo e nel controllo degli investimenti delle imprese”.