Romani: la mostra degli Uffizi a Casal di Principe grande successo della nostra organizzazione

Una giornata memorabile che premia l’impegno, la creatività ed il coraggio di chi nella nostra organizzazione crede nel valore alto e universale del sindacato”. Cosi Giulio Romani, Segretario Generale della First Cisl, presente  e visibilmente commosso all’inaugurazione della Mostra “la luce vince l’ombra. Gli Uffizi a Casal di Principe” che domenica scorsa si è tenuta a Casal Di Principe, nel casale confiscato al boss della camorra Egidio Coppola, detto Brutus e ora  dedicato alla memoria di don Peppe Diana, il parroco ucciso dai sicari del clan il 19 marzo 1993.

Oggi si è compiuto un vero e proprio miracolo: in pochissimo tempo si sono messi insieme soggetti provenienti dal mondo del lavoro, del sindacato, dell’impresa, dalle istituzioni che, grazie alla collaborazione e all’unità di intenti, hanno dato vita al primo polo museale sorto su un bene confiscato alla mafia” ha dichiarato Romani nel corso dell’inaugurazione della mostra.

La mostra, che fino al 21 ottobre 2015 espone 19 opere d’arte provenienti dagli Uffizi, da Capodimonte e dal museo di Capua, è stata organizzata e allestita in tempi record grazie all’impegno straordinario di un gruppo di sognatori coordinato da Giacinto Palladino, Presidente di First Cisl Social Life – l’associazione di promozione sociale di First Cisl – e Alessandro De Lisi – responsabile culturale di “R_Rinascita”  e direttore dell’iniziativa “La città degli Uffizi” –  sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e il sostegno di Confindustria Nazionale.

Per raccontare la luce che vince l’ombra  il Direttore della Galleria degli Uffizi, Antonio Natali, e il Direttore del Polo Museale Regionale della Puglia, Fabrizio Vona, curatori della mostra, hanno scelto grandi capolavori  di immenso valore artistico e forte impatto simbolico. Un percorso museale che non a caso include anche 2 opere danneggiate dall’attentato mafioso del 27 maggio  1993  in cui l’esplosione di un autobomba collocata in via dei Georgofili a Firenze  uccideva 5 persone, ne feriva 50 e danneggiava parte del patrimonio degli uffizi provocando danni anche alle strutture architettoniche.

“È la storia di riscatto che dà l’esempio all’intera Italia”. Ha affermato il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini alla conferenza stampa della mostra. “L’avvio – spiega a “Il Mattino” Alessandro De Lisi –  di una fase rivoluzionaria che vede protagonista la migliore gioventù e le associazioni del territorio”.

La mostra ha fatto anche altri miracoli: ha consentito il  ritorno a Casale dopo 8 anni di Roberto Saviano, accolto dai suoi compaesani con ovazioni ed applausi ma soprattutto ha coinvolto tantissimi giovani tra cui gli 80 “Ambasciatori della Rinascita“, ragazzi che faranno da guida durante i 4 mesi della mostra, narratori di una terra martoriata che vuole vincere Gomorra, scoprendo il bello, il giusto e il legale.

Molti i rappresentanti del mondo sindacale presenti all’inaugurazione provenienti da territori e federazioni vicine e lontane, da Marco Bentivogli, Segretario Generale Fim Cisl a Battista Villa, Segretario Generale della FILCA (federazione edili Cisl) Lombardia, a tantissimi altri.

“Come metalmeccanici stiamo lottando qui vicino per difendere i lavoratori della Whirlpool. Questa mostra dimostra che il sindacato può essere impegnato in diversi ma convergenti battaglie per il lavoro, la dignità e la legalità” ha dichiarato un emozionato Bentivogli tra una folla oceanica di Casalesi orgogliosi per una volta di essere rappresentati e raccontati dai mass media di tutto il mondo.

Paola Vinciguerra

 

Guarda il video-intervista a Roberto Saviano, intervenuto all’inaugurazione della mostra, il 21 giugno

fbook R_rinascita

 

26/06/2015 , #firstsociallife