Comunicato stampa

COMUNICATO STAMPA

La protesta promossa dalla RSU della ex Oto Melara per i continui disservizi dello sportello interno di Crédit Agricole Italia ci ha interrogato come rappresentanti del principale sindacato dei bancari in azienda e sul territorio spezzino, spingendoci ad elaborare alcune brevi riflessioni.

Non entriamo nel merito del casus belli, siamo certi che i disservizi per i dipendenti ci siano stati e troviamo giusto e doveroso che il sindacato interno porti avanti delle iniziative e proteste affinché Crédit Agricole Italia ripristini un servizio serio ed efficiente. Non ci permetteremmo mai di giudicare l’operato di organizzazioni sindacali di un’altra azienda e di un altro settore che godono ovviamente della massima autonomia rispetto al mandato dato loro dagli iscritti.

Il problema è certamente ampio e complesso e riguarda la continua e rapida evoluzione del settore bancario coinvolto da innumerevoli fusioni di aziende, digitalizzazione sempre più spinta e addirittura in certi casi esternalizzazioni di lavorazioni, processi che inevitabilmente impattano sul numero di occupati e sul mantenimento del servizio delle filiali fisiche. La FIRST CISL Liguria monitora questo fenomeno da ormai 30 anni ovvero sin dalla sua genesi, attraverso il continuo lavoro dell’Osservatorio sul Credito spezzino che anche ad inizio 2022 ha pubblicato il proprio report annuale, i cui dati salienti peraltro sono stati ripresi anche dai colleghi della Fisac CGIL locale nel loro comunicato stampa di questa settimana.

Da sempre ed in particolare negli ultimi anni la FIRST CISL Nazionale si batte contro quel processo che è stato definito di “desertificazione bancaria” che ha fatto sì che nel periodo 2015-2021 i comuni italiani serviti da almeno uno sportello si riducessero da 5.727 a 4.903. Il fenomeno non risparmia la provincia spezzina in cui 8 comuni su 32 si trovano in questa condizione che penalizza particolarmente la Val di Vara e nella quale registriamo situazioni davvero poco comprensibili come, ad esempio, la presenza di una sola filiale bancaria a Castelnuovo Magra, un comune di 8500 abitanti, di gran lunga all’ultimo posto nel nostro territorio per indice di bancarizzazione.

Non è in discussione quindi il tema oggetto della protesta quanto la modalità: invitare i lavoratori di Leonardo a chiudere tutti i rapporti intrattenuti con Crédit Agricole sia nello sportello aziendale sia in qualsiasi altra filiale per creare evidentemente un danno alla banca e spingerla così a rivedere le proprie strategie organizzative.

Questo sì ci chiama in causa come sindacato dei bancari, ma non a difesa dell’azienda creditizia sia ben chiaro, ma a difesa dei suoi dipendenti e dell’occupazione nel nostro territorio.
È opportuno che i sindacati di un’azienda facciano pubblicamente appelli volti a creare danno ad un’altra impresa, senza interrogarsi sulle ripercussioni che tale iniziativa potrebbe avere sui lavoratori di quest’ultima? Crediamo di no.

Lungi da noi evocare strumentalmente scenari di crisi che consideriamo ragionevolmente lontani dalla realtà ma anche un solo posto di lavoro per un giovane perso a causa di una improvviso calo di clienti e lavoro per la banca sarebbe una grave conseguenza per la comunità.

A tal proposito è giusto ricordare che l’istituto transalpino, “erede” della Cassa di Risparmio della Spezia, grazie alle significative quote di mercato detenute in provincia è la principale azienda creditizia che dà lavoro a quasi la metà dei bancari spezzini.

Auspichiamo quindi per il futuro da parte dei colleghi sindacalisti di Leonardo una maggior prudenza nelle loro dichiarazioni pubbliche, una maggior attenzione alle possibili ripercussioni verso altri lavoratori e, perché no, una maggior condivisione che può portare a condurre insieme giuste battaglie di interesse comune anche per dare valore alla confederalità che ci rappresenta.

Confederalità che crediamo essere una delle chiavi di volta per cercare di affrontare in maniera più efficacie e solidale le tante e sempre più pesanti problematiche che affossano il mondo del lavoro in Italia, opposta a logiche individualistiche o “da orticello” che ci fanno perdere di vista la visione d’insieme.

Confederalità che ci impone ancora di più una responsabilità sociale, la stessa che spesso ci troviamo a chiedere a gran voce alle nostri controparti, e che in qualità di parti – appunto – sociali siamo tenuti ad avere e attuare quotidianamente nella nostra preziosa opera a tutela del lavoro, per la crescita ed il benessere dell’intera comunità.

Fabrizio Mattioli, Segretario Generale FIRST CISL Liguria
Giacomo Menchelli, RSA Crédit Agricole Italia FIRST CISL La Spezia

https://www.cittadellaspezia.com/2022/07/16/disservizi-credit-agricole-leonardo-cisl-inopportuno-lappello-a-boicottare-listituto-453796/

https://www.lanazione.it/la-spezia/cronaca/caso-credit-agricole-allex-oto-cisl-cauta-sui-rilievi-della-rsu-1.7889632