UBI BANCA: firmato protocollo intesa sindacale piano industriale 2019-2020

L’accordo comprende anche la fusione per incorporazione in UBI BANCA delle Banche Reti

Dopo mesi di difficile trattativa, a conclusione di un incontro no-stop durato più di due giorni tra i vertici di Ubi Banca e i sindacati aziendali, è stato raggiunto l’accordo sul piano industriale 2016-2020 e sul progetto di unificazione di tutte le aziende del Gruppo denominato “Banca unica”.

Al centro delle trattative, le ricadute della fusione in Ubi Banca delle sette banche rete del Gruppo – Banca Popolare di Bergamo, Banco di Brescia, Banca Popolare Commercio e Industria, Banca Popolare di Ancona, Banca Regionale Europea, Banca Valle Camonica, Banca Carime.

L’intesa, sottoscritta nel tardo pomeriggio di domenica 11 dicembre, evidentemente di grande valore, prevede una serie di accordi, in particolare per quanto attiene l’attivazione di un piano di esodo volontario per 600 risorse tramite l’utilizzo del Fondo di Solidarietà di settore e l’assunzione di 200 nuove risorse nel corso del biennio 2017-2018.

Di notevole rilievo anche la parte relativa alla tutela “del posto di lavoro”, che si è consolidata attraverso la riconferma delle garanzie occupazionali per coloro che prestano la propria opera nella società di servizi della banca, oltre al punto che ha riguardato la salvaguardia degli attuali trattamenti economici presenti nelle diverse realtà del gruppo – frutto di quanto faticosamente conquistato con le numerose vertenze susseguitesi nel tempo.

Definita, inoltre, una “armonizzazione”  volta a regolamentare, all’interno di un articolata tempistica,  la complessa disciplina contrattuale di secondo livello, le cui partite principali sono riferite a: mobilità territoriale, buoni pasto, rimborsi chilometrici, borse di studio, condizioni e agevolazioni creditizie ai dipendenti, indennità varie.

Un traguardo non facile e non scontato, raggiunto in un contesto economico e sociale assolutamente difficile per il Paese e per l’intero sistema.