Hanno preso il via ieri, all’hotel Mediterraneo di Riccione, i lavori del terzo congresso della sas di complesso First Cisl Intesa Sanpaolo, intitolato “Ricominciamo da tre: partecipazione, rappresentanza, proselitismo”.
I quasi 150 delegati presenti nella località romagnola hanno ascoltato con attenzione la relazione del segretario responsabile, Enrico Cocciolla, il quale nel tracciare un bilancio del mandato che va concludendosi ha voluto soffermarsi su «Tre parole-chiave che definiscono i compiti della sas di complesso. Il sindacato è, innanzitutto, partecipazione e passione – le sue parole – È una scelta che si rinnova ogni giorno, una funzione di rappresentanza che si esplica nell’azione quotidiana di ognuno di noi e che genera consenso, come dimostrano i numeri in crescita della nostra organizzazione. In un mondo del lavoro in cui trasformazione digitale e finanziarizzazione delle imprese la fanno da padroni, il sindacato deve aggiornare la propria cassetta degli attrezzi, favorendo la partecipazione di lavoratrici e lavoratori. Sono certo che i nuovi organismi che usciranno da questi congressi sapranno affrontare la sfida del cambiamento, unendo esperienza e propositività», l’auspicio finale del segretario responsabile.
A seguire, sono intervenuti colleghe e colleghi che rivestono il ruolo di consiglieri negli enti bilaterali del Gruppo Intesa Sanpaolo. In particolare, Guido Napoli e Massimo Dotta hanno posto l’accento sulla necessità di coltivare un approccio etico alla previdenza complementare.
Hanno quindi preso la parola i referenti della sas di complesso per quanto riguarda le alte professionalità (Giorgio Bruzzone) ed Esofirst (Claudio Pizi). Il primo ha ricordato le specificità di approccio ai quadri direttivi e dirigenti – per i quali si auspica un rapido rinnovo del contratto collettivo scaduto da tempo – a cui First Cisl sta cercando di rispondere con una crescente specializzazione e professionalizzazione dei propri dirigenti. Ricco e qualificato anche il paniere di iniziative messe in campo, a favore di colleghe e colleghi che si accingono a lasciare il servizio attivo.
Alla relazione di Enrico Cocciolla si è riallacciato Domenico Iodice, segretario nazionale con delega sul gruppo ISP il quale, nel complimentarsi per il coraggio delle proposte contenute nell’esposizione iniziale, ha evidenziato come stiamo vivendo «Un tempo in cui osare non è più un’opzione ma una necessità. È necessario rilanciare la partecipazione non come strumento ma come categoria mentale, in contrapposizione alla datificazione della prestazione lavorativa, intesa in termini meramente quantitativi. I sindacalisti First Cisl devono difendere tempi e luoghi di lavoro ma anche le relazioni, usando con coraggio gli strumenti che già ci sono, senza limitarsi a gestirne solo le ricadute».
Della necessità di essere «Attori del cambiamento, a partire dal ruolo fondamentale delle RSA, in quanto scegliendo di rappresentare le persone dobbiamo tutelare le relazioni e lo stare assieme» ha invece parlato Sabrina Brezzo, anch’essa componente della segreteria nazionale, nonché dipendente del gruppo ISP.
Molti gli argomenti d’attualità trattati da chi ha preso la parola, nel corso del successivo ampio ed articolato dibattito. Tra i temi più dibattuti, da segnalare tecnostress, welfare aziendale, formazione, desertificazione, ruolo della dirigenza sindacale e proselitismo.
L’intensa giornata è stata conclusa dal segretario generale First Cisl, Riccardo Colombani, il quale ha iniziato la sua disamina con un’analisi di due fenomeni, uno planetario, globale, trasversale, quale è l’intelligenza artificiale, l’altro fondamentalmente nazionale, e solo in parte europeo, quale è il risiko bancario, che sono diversissimi, ma che rischiano di essere accomunati da benefici che sembrano riguardare solo una ristretta cerchia di attori: i produttori dei sistemi di intelligenza artificiale nel primo caso e gli azionisti nel secondo. Ha invitato i dirigenti sindacali ad essere positivamente inquieti riguardo all’intelligenza artificiale che, in quanto mezzo, non sostituirà il lavoro ma lo integrerà, sebbene quello finanziario sia una dei settori maggiormente impattati. «In quanto sindacato riformista, che è chiamato a governare il cambiamento, non dobbiamo mai cedere alla rassegnazione, ma anzi esser convinti che il bello debba ancora esser vissuto – questa l’esortazione del segretario generale».
Venendo alla situazione in Intesa Sanpaolo, il massimo esponente della nostra federazione ha evidenziato come si debba «Usare la nostra forza rappresentativa per tutelare i global advisor e favorire l’occupazione anche nelle regioni più svantaggiate. Riguardo alla partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori, l’elevazione economica può ottenersi attraverso la partecipazione agli utili, tramite la contrattazione collettiva. Altra questione fondamentale è indubbiamente rappresentata, al fine di gestire i grandi cambiamenti in atto, dalla formazione che deve coinvolgere tutti». Accorato l’appello finale, rivolto soprattutto ai più giovani: «Coltivate il sogno della partecipazione per l’elevazione economica e sociale del lavoro, custodendo e cercando di attuare insieme alle altre organizzazioni sindacali la norma contenuta nell’accordo di rinnovo del ccnl sottoscritto con Abi nel novembre del 2023».
Oggi i lavori riprenderanno con la proclamazione del nuovo direttivo, che sarà poi chiamato ad eleggere la nuova segreteria.
Nel pomeriggio, prenderà quindi il via il congresso di Gruppo, per il quale è stato scelto come titolo “Il futuro è oggi” e che vedrà la partecipazione come ospiti dei segretari responsabili delle altre organizzazioni sindacali presenti in Intesa Sanpaolo e dei maggiori rappresentanti della struttura aziendale di Relazioni industriali.