Accordi ISP su buono pasto, genitorialità, conciliazione e previdenza. First Cisl: il cammino prosegua sugli altri temi

First Cisl e le altre organizzazioni sindacali del gruppo Intesa Sanpaolo hanno siglato nella notte un’intesa relativa ad alcune previsioni del contratto collettivo di secondo livello, che sarà oggetto di ulteriore confronto anche nei prossimi mesi.

Tra le principali novità, sono da evidenziare:

–           Per quanto riguarda il buono pasto, l’aumento in tre tranche a partire da marzo 2026 e fino a dicembre 2029, per arrivare al controvalore finale di 10 euro (7 euro per i part time che terminano l’orario prima dell’intervallo, 6 euro per giornate interamente fruite in smart working da casa o smart learning).

–           In tema di previdenza complementare, viene ampliata la base di calcolo del versamento nel TFR a partire da settembre 2026 e vengono incrementate le contribuzioni minime del datore di lavoro, nella misura dello 0,25% a partire da gennaio 2027 ed ulteriore 0,25% da gennaio 2028.
Viene innalzata da 30 a 35 anni l’età al momento dell’assunzione per poter fruire del cosiddetto “pacchetto giovani”, con relativa contribuzione aziendale nella misura del 6% ed aumento a 1200 euro del bonus nascita figli.

–           Viene notevolmente aumentata l’indennità per i turni serali e comprendenti il sabato per chi opera in filiale digitale, raggiungendo l’importo di 15 euro, dagli attuali 4.30, con effetto retroattivo da luglio 2025. Vengono, inoltre, aggiornati in aumento i compensi per reperibilità ed intervento.

–           Viene incrementata la disponibilità di banca del tempo messa a disposizione dall’azienda, che passa a 80mila ore annuali, incrementabili fino a 120mila considerando il raddoppio dei quantitativi donati da colleghe e colleghi.

–           Le giornate di sospensione volontaria per genitori di figli fino ai 6 anni di età verranno retribuite al 50%, anziché l’attuale 35%.

–           Viene aumentato, all’interno della banca del tempo, da 2 a 4 giorni il plafond richiedibile per assistere familiari sottoposti ad interventi chirurgici.

–           Saranno concessi fino a 5 giorni all’anno di permesso connessi all’iter di accertamento della condizione di invalidità per i figli minori di 3 anni.

–           I bisogni educativi speciali (BES), certificati da struttura pubblica, vengono inseriti nell’alveo dei già previsti permessi per DSA.

–           Esauriti i permessi per il cosiddetto “allattamento” e fino ai tre anni di età del figlio, la lavoratrice madre potrà fruire fino a 12 ore di permesso settimanale o, in alternativa, della “settimana cortissima” (4 giorni di lavoro per 7,5 ore giornaliere) mantenendo la retribuzione full time.

–           Vengono accordati due giorni di permesso retribuito a chi si sottoponga a trattamenti di procreazione medicalmente assistita, con un massimo di tre cicli.

–           In via sperimentale, viene introdotta una giornata di permesso per visite mediche da effettuarsi per sé o i figli minorenni in strutture pubbliche o convenzionate col Fondo Sanitario di Gruppo, previo esaurimento delle ferie ad ore e con automatica conversione (sul modello della sospensione volontaria) a fine anno, in caso di rimanenze.

«Esprimiamo soddisfazione per i risultati ottenuti, che prevedono miglioramenti tangibili per le colleghe e i colleghi, in particolare sulla genitorialità, andando ad arricchire il già ampio ed articolato sistema di welfare del Gruppo – commenta il segretario responsabile First Cisl di gruppo ISP, Fedele Trotta – Quello odierno deve essere considerato solo un primo passo nel percorso di confronto sul contratto collettivo di secondo livello, che riprenderà nelle prossime settimane affrontando altri temi molto rilevanti quali, ad esempio, mobilità e percorsi professionali».

«Riteniamo elemento di valore l’aver sostenuto le assunzioni di giovani colleghe e colleghi con una maggiore contribuzione aziendale al fondo pensione e l’avere fornito importanti elementi di sostegno in caso di momenti di difficoltà nella vita personale e professionale delle e degli assunti e dei loro familiari, in particolare i figli», la chiosa di Claudio Stroppa, responsabile CA First con delega sul gruppo Intesa Sanpaolo.