Assegni: attenzione al “non trasferibile”!

Nelle ultime settimane stanno arrivando segnalazioni di assegni emessi, versati e/o negoziati, senza la dicitura “non trasferibile”. Sono assegni molto vecchi, ai quali andrebbe apposta manualmente detta dicitura. Purtroppo l’integrazione non viene fatta e scatta la segnalazione al Mef (Ministero Economia Finanze).

Questo comporta sanzioni pecuniarie per il collega (5.000 €), più esattamente pagati a titolo di oblazione con estinzione del reato penale. Per l’emittente e il prenditore la sanzione è di 6.000 € ciascuno. I giornali in questi giorni riportano molte segnalazioni e proteste della clientela che ha dovuto pagare la sanzione non conoscendo la previsione di legge.

Per i colleghi si tratta di una disattenzione nella quale è facile incorrere, anche perché la quasi totalità degli assegni in circolazione riporta la stampigliatura “non trasferibile”. Oltretutto molti di questi vecchi assegni senza stampigliatura vengono versati negli MTA con controlli successivi e necessariamente più veloci.

L’azienda, a fronte di violazioni della normativa di legge, potrebbe inoltre avviare un procedimento disciplinare a carico del collega.

La situazione è delicata, per il collega la sanzione economica è importante.

Abbiamo pertanto chiesto all’azienda:

di non infierire sui colleghi incorsi in una semplice disattenzione.

di prevenire situazioni di questo genere con blocchi informatici o alert sui vecchi assegni, apposti a livello di sistema, non solo sugli assegni del Gruppo Intesa Sanpaolo.

una consulenza legale a favore dei colleghi incorsi in questo incidente di percorso.

In attesa della risposta aziendale invitiamo i colleghi a prestare la massima attenzione agli assegni senza dicitura “non trasferibile” e a mettere in guardia tutti i colleghi al fine di evitare sanzioni onerose.