La Vita Cattolica, le banche tornino a essere vera espressione del territorio

“6 punti chiave per riportare il sistema bancario nell’alveo della fiducia tra risparmiatori e istituti di credito”. E’ questa la considerazione che “La Vita Cattolica” fa nell’occuparsi di AdessoBanca!, “il manifesto per la tutela del risparmio e del lavoro” presentato a Udine.

”Sei punti strategici elaborati dalla Cisl e da First Cisl – scrive il settimanale friulano – per la tutela del credito, del lavoro, del tessuto sociale”. “Abbiamo la necessità – ha spiegato il segretario generale della Cisl Fvg, Alberto Monticco –  di ritrovare delle banche davvero a servizio del territorio, inteso come insieme di persone e di imprese, e funzionali ad un sistema complessivo di sviluppo. Quante aziende, in questi anni, hanno chiuso perché, pur se solide e valide, non avevano liquidità? Quante piccole imprese si sono salvate grazie al sacrificio dei lavoratori, piuttosto che per l’intervento del sistema bancario? Questo a sottolineare come quello del credito sia un problema da affrontare con estrema urgenza e da inserire dentro un’idea globale di crescita del territorio”.  “Quello che vogliamo evidenziare con il nostro Manifesto – ha proseguito il segretario regionale di First Cisl Fvg, Roberto De Marchi – è la necessità di una riforma vera del sistema bancario, socialmente utile, il che si traduce nel fatto che le banche non possono più essere case da gioco e tanto meno usate come ascensori sociali per signorotti di paese o per dispensare favori agli amici. Il sistema del credito e della finanza si è involuto in una visione egoistica e predatoria, creando danno al territorio e alle comunità, come hanno dimostrato le crisi ancora in corso (è notizia di questi giorni quella di ulteriori 37 esuberi ad Hypo Bank). La nostra finalità – ha ancora argomentato Roberto De Marchi – è anche quella di monitorare, in tutto il territorio nazionale, le conseguenze delle cessioni dei crediti problematici da parte delle banche su imprese e famiglie, esposte al rischio di speculazioni e perfino di potenziali abusi e far emergere eventuali comportamenti spregiudicati, se non violenti, e di aiutare i debitori più deboli a non cadere nella trappola dell’usura”.

Come farlo si chiede il settimanale “La Vita Cattolica” ? Raccoglie il quesito il segretario generale di First Cisl Giulio Romani rispondendo che “a livello nazionale va creato un osservatorio sul credito deteriorato e costruita una rete capillare, diffusa in tutte le nostre sedi Adiconsum provinciali, di sportelli di ascolto e sostegno per le famiglie e le imprese assoggettate a procedure di recupero dei crediti da parte di soggetti diversi dalle banche in cui il debito era stato contratto. AdessoBanca! – continua Romani – punta anche a restituire le banche ai cittadini, prevedendo, ad esempio, rappresentanza minima obbligatoria dei dipendenti negli organi elettivi di controllo e la presenza di una componente a tutela dei risparmiatori e dei lavoratori nelle funzioni aziendali di controllo. La salvaguardia dei risparmiatori passa poi attraverso la predisposizione di un unico questionario Mifid e responsabilizzando la Consob nella verifica dell’effettiva rischiosità dei prodotti finanziari venduti e facendo divieto per le banche di utilizzare finestre temporali ristrette per la vendita di prodotti finanziari. E poi,  dare valore agli Npl, combattendo le speculazioni e gli abusi. Remunerare in modo socialmente responsabile i top manager applicando anche un tetto massimo ai compensi. Infine – conclude Giulio Romani – bisogna iniziare a punire i responsabili dei disastri bancari, creando anche una super procura dedicata ai reati finanziari puntando ad introdurre lo specifico reato di  disastro bancario”