First Cisl: la Basilicata sempre più a rischio desertificazione, si costituisca l’osservatorio sul credito

Il XIV Rapporto della Fondazione Fiba di First Cisl fotografa un Paese sempre più spaccato: nei primi nove mesi del 2025 hanno chiuso 268 sportelli bancari, lasciando 3.419 comuni senza filiali. Il documento, ripreso anche dai quotidiani locali come Cronache Lucane e la nuova del Sud, denuncia come oltre 11 milioni di persone non abbiano più accesso diretto ai servizi bancari e quasi 5 milioni di cittadini vivano in aree ormai prive di qualsiasi presenza bancaria.
Nell’ultimo rapporto della Fondazione Fiba si sottolinea, inoltre, come le due regioni più colpite sono Basilicata e Marche con un calo del 2,5%.

La chiusura degli sportelli non è solo un problema economico, ma anche sociale: intere aree rurali e montane vengono tagliate fuori da servizi essenziali, con effetti su occupazione, imprese e inclusione finanziaria.
La First Cisl denuncia una desertificazione che sta accelerando le disuguaglianze territoriali e minando la coesione del Paese. Le filiali non sono solo Hub economici ma presidi di legalità e luoghi di relazione sociale: la loro scomparsa significa isolamento e impoverimento dei territori.

Il segretario generale della First CISL nazionale, Riccardo Colombani, lancia un appello forte: “Una filiale che chiude significa meno credito alle imprese, meno inclusione, meno lavoro. Senza investimenti nell’educazione finanziaria e nella formazione digitale, rischiamo di creare nuovi analfabetismi economici.”

Colombani chiede un patto nazionale per il credito di prossimità, per riportare i servizi bancari vicino alle persone e garantire un accesso universale al credito e ribadisce la necessità di un impegno condiviso tra istituzioni, banche e sindacato per ricostruire la presenza finanziaria nei territori e sostenere la transizione digitale senza lasciare indietro nessuno.

Il segretario regionale Buccino, inoltre, chiarisce un altro aspetto altrettanto importante: “ La Basilicata, già penalizzata da una struttura industriale fragile e da un tessuto imprenditoriale a prevalenza micro, mon può permettersi di perdere altri presidi bancari. Servono politiche pubbliche e impegni concreti dell’intero sistema Paese per garantire servizi essenziali anche nei piccoli centri. Dobbiamo farlo presto e dobbiamo farlo insieme prima che la marginalità diventi strutturale”.

Qui l’articolo completo di “Cronache Lucane”

Qui l’articolo completo della “Nuova del Sud”

Qui il XIV report della Fondazione Fiba sul fenomeno della desertificazione bancaria (dati al 30.09.2025)

Qui tutti i dati sulla desertificazione