Assicurazioni, Colombani: funzione sociale fondamentale, puntare di più su ramo Danni

Il ruolo delle assicurazioni è fondamentale per realizzare la transizione ecologica e garantire protezione dalle conseguenze dell’invecchiamento della popolazione. Per centrare questi obiettivi è necessario però superare il problema della sottoassicurazione. In Italia i premi incidono sul Pil solo per l’1,1%, contro una media europea del 2,3%. Inoltre la raccolta è ancora troppo sbilanciata a favore del ramo Vita rispetto al ramo Danni. Dobbiamo agire sulle competenze degli italiani, che restano troppo limitate, ma dobbiamo innovare anche il modello di banca-assicurazione e i suoi schemi distributivi, spingendo compagnie e banche, attraverso opportune politiche di incentivazione, a puntare maggiormente sulle polizze del ramo Danni. La protezione dai rischi connessi agli eventi estremi e la cura della persona vanno messi al centro di una strategia che coniughi le esigenze del business con quelle dell’etica”. Lo ha dichiarato il segretario generale First Cisl Riccardo Colombani durante il convegno “Cultura assicurativa e differenze geografiche: nuove sfide per l’educazione finanziaria”, che si è tenuto oggi a Roma.

“Le assicurazioni possono fare molto anche per migliorare le competenze dei risparmiatori – ha proseguito Colombani – L’educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale è stata introdotta nel nostro ordinamento prendendo a riferimento la Dichiarazione Ocse del 2005, che chiedeva agli intermediari di fornire consigli oggettivi ai risparmiatori. Quella richiesta è rimasta lettera morta ma è da lì che bisogna ripartire”.

Il caso Eurovita mostra i rischi che possono derivare da una crisi di fiducia nel sistema – ha aggiunto – In primo luogo vanno tutelati i lavoratori. Abbiamo inoltre chiesto per primi l’introduzione di un Fondo di garanzia a copertura delle polizze Vita Ramo I. Per troppo tempo il modello della gestione separata è stato ritenuto sufficiente, ma ora appare chiaro che l’adozione di uno strumento sul modello del Fondo interbancario di tutela dei depositi è indifferibile. Non a caso il governo si è messo su questa strada. Il Fondo di garanzia dovrebbe funzionare – ha concluso Colombani – anche come strumento di prevenzione delle crisi”.

Qui il pdf dell’articolo