Ader, sottoscritto il nuovo Protocollo per la “ripartenza”

Di seguito il comunicato unitario delle Segreterie nazionali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin:

Sottoscritto il nuovo Protocollo per la “ripartenza” in Agenzia delle entrate – Riscossione

Nella giornata odierna le scriventi Segreterie nazionali hanno sottoscritto il nuovo Protocollo che avrà valenza dal 1° aprile al 30 giugno 2022 per il contrasto alla diffusione dell’epidemia da Covid-19, in considerazione della cessazione dello stato di emergenza previsto per il prossimo 31 marzo e contestuale cessazione delle previsioni contenute nei Protocolli precedentemente sottoscritti.

Questo risultato consente il mantenimento di importanti misure per la salvaguardia della salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori definendo condizioni che migliorano le più recenti norme di legge in materia.

L’accordo ha recepito il contenuto del verbale sottoscritto il 23 marzo u.s. sia per la parte relativa ai lavoratori fragili, così come individuati dal Decreto del Ministero della Salute del 4 febbraio 2022, esclusi dal testo definitivo del “Decreto riaperture”, che per i colleghi destinatari diretti della Legge 104/92 art. 3 c. 3.

È stato inoltre ottenuto, fino al prossimo 30 giugno, il mantenimento delle attuali flessibilità (ingresso, pausa pranzo) e l’accesso dei contribuenti agli sportelli esclusivamente mediante prenotazione.

Infine è stata accolta la richiesta delle scriventi Segreterie di un incontro, da tenersi entro il 30 giugno, per valutare le misure da attuare, anche in funzione dell’evoluzione del quadro normativo di riferimento.

Nella giornata di domani proseguirà il confronto sul rinnovo del Ccnl.

Vi terremo tempestivamente aggiornati.

Roma, 29 marzo 2022

le Segreterie nazionali
Fabi   –   First Cisl   –   Fisac Cgil   –   Uilca   –   Unisin


 

Il comunicato unitario delle segreterie nazionali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin

Il Protocollo per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da Covid-19 in considerazione della cessazione dello stato di emergenza