Coronavirus, AdeR, sottoscritto il protocollo per fase 2

È stato sottoscritto ieri 13 maggio tra le organizzazioni sindacali e Agenzia delle entrate – Riscossione il protocollo sulla regolamentazione delle misure per il contenimento del contagio e il contrasto al virus Covid-19 fino alla cessazione dello stato di emergenza, ad oggi fissato al 31 luglio. Lo si legge in un comunicato unitario delle segreterie nazionali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil e Uilca.

Continuando a ritenere che la forma più sicura di distanziamento per evitare la diffusione del contagio sia quella di ridurre il numero dei lavoratori che accedono alle sedi aziendali, i sindacati hanno ottenuto che il lavoro agile continui a essere adottato prioritariamente e per tutte le attività che non sarà indispensabile rendere in presenza. Per coloro i quali dovranno svolgere attività indifferibili in azienda verrà garantita un’equa rotazione tra la prestazione in presenza e la modalità agile, e si terrà anche conto delle disponibilità volontarie.

L’ente fornirà ai lavoratori tutte le indicazioni sui comportamenti da seguire al fine di evitare il contagio e li doterà di dispositivi di protezione individuale. Prima dell’accesso al luogo di lavoro, i colleghi potranno essere sottoposti alla misurazione della temperatura. È prevista la necessaria sanificazione giornaliera degli uffici e di tutte le strumentazioni, la pulizia degli impianti di condizionamento assicurando il periodico ricambio dei filtri e dandone comunicazione con pubblicazione sulle bacheche aziendali.

Per l’accesso agli sportelli si proseguirà a utilizzare il servizio di prenotazione online con l’orario inizialmente previsto 8.15 – 13.15 e introducendo, ove possibile, la flessibilità in ingresso dalle 7.30 alle 8.15 e la fruizione della pausa pranzo tra le 13.30 e le 14.30. Non sarà consentito l’ingresso ai contribuenti per un numero superiore a quello delle postazioni operative.

Sono esclusi dallo svolgimento dell’attività in presenza: i colleghi disabili titolari delle tutele per L. 104/92 o che abbiano nel nucleo familiare una persona nella stessa condizione; i lavoratori affetti da particolari patologie a rischio indicate dal Ministero della Salute, a titolo di esempio, immunodepressi, trapiantati, né coloro che convivono con persone affette da tali patologie, previa valutazione del medico aziendale competente; i lavoratori affetti da ulteriori e gravi comprovate patologie che comportano una ridotta capacità lavorativa, previa valutazione ed accertamento del medico aziendale competente, le lavoratrici in stato di gravidanza.

Le organizzazioni sindacali, con il supporto degli Rls, continueranno a presidiare la tutela della salute e sicurezza, anche attraverso la verifica puntuale dell’applicazione delle misure previste.

 

Il protocollo condiviso AdeR-Sindacati “sulla regolamentazione delle misure per il contenimento e il contrasto al virus Covid-19 nell’ambiente di lavoro”

Il comunicato unitario delle segreterie nazionali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil e Uilca