Si è svolta oggi 15 novembre Roma, all’Auditorium del Massimo, l’Assemblea nazionale Cisl, tappa conclusiva della Maratona per la Pace. All’importante evento ha partecipato anche First Cisl, insieme a molti delegati e quadri sindacali provenienti da tutte le regioni italiane e a rappresentanti delle istituzioni, del mondo accademico, religioso, giornalistico e associativo. Presenti anche i Premi Nobel per la Pace Oleksandra Matviichuk e Oleksandra Romantsova (Ucraina) e Shirin Ebadi (Iran), che hanno portato le loro testimonianze sul valore universale della pace, della libertà e dei diritti umani.
“La pace come abbiamo detto in queste settimane non è un sogno ingenuo, ma è un esercizio di responsabilità e un esercizio di partecipazione” – ha dichiarato la Segretaria generale della Cisl Daniela Fumarola, ricordando che “la Maratona Cisl ha interessato tutti i territori, tutte le regioni, con l’obiettivo di spiegare ai lavoratori ai pensionati alle famiglie ai cittadini quale fosse il nostro messaggio, ovvero che la pace si costruisce tutti i giorni con gesti concreti. L’impegno di tutti gli uomini e le donne della Cisl continuerà nelle prossime settimane. Continuerà fino a quando noi non vedremo dei risultati tangibili, ovvero fino a quando in quei luoghi nei quali ci sono dei conflitti non si arrivi ad una pace giusta e duratura”.
Sos Gaza, la raccolta Cisl ha superato i 553mila euro. La donazione alla C.R.I. durante l’assemblea
“Abbiamo deciso di conferire questa donazione alla Croce Rossa Italiana per lo straordinario impegno umanitario che svolge in tutto il mondo e che rappresenta un faro di speranza e umanità per tutti noi”, ha dichiarato la Segretaria generale della Cisl Daniela Fumarola annunciando che “la raccolta Sos Gaza ha superato i 553mila euro” e consegnando la donazione al Presidente della Croce Rossa Italiana Rosario Valastro.
Ringraziando la Cisl, Valastro ha ricordato “130 conflitti oggi nel mondo”, a partire dal Sud Sudan “dove la situazione umanitaria è tragica” e ha sottolineato “i principi cardine della convivenza pacifica nel mondo, le convenzioni di Ginevra: la popolazione civile non è un bersaglio, gli operatori umanitari non sono un bersaglio, gli ospedali non sono un bersaglio, i luoghi di cultura e le scuole non sono un bersaglio, i prigionieri e gli ostaggi vanno trattati con umanità. Tutto ciò va riaffermato”. A Gaza, continua Valastro, “contiamo di riuscire a riportare cibo, montare ospedali da campo, riattivare i nostri presidi di soccorso e supporto. Ci impegniamo a farlo con trasparenza e portando evidenza di quanto fatto, ma soprattutto ci impegniamo a farlo”.







