Si è svolta a Firenze la tavola rotonda promossa da Cisl Toscana e First Cisl Toscana dedicata al tema della violenza economica, una forma di abuso ancora poco riconosciuta, ma centrale nei percorsi di emancipazione femminile.
All’incontro sono intervenuti Marco Lenzini, Segretario generale First Cisl Toscana, la consigliera di parità regionale Maria Grazia Maestrelli, la psicologa e psicoterapeuta Tania Berti dell’associazione Artemisia, l’avvocata Silvia Muratori, con la moderazione di Alberto Campaioli. È quanto si legge nel sito di First Cisl Toscana.
Un problema sommerso ma diffuso
Ad aprire i lavori, la Segretaria regionale Cisl Toscana Katiuscia Biliotti ha sottolineato l’importanza di investire nella prevenzione a partire dalle famiglie e dalla scuola. Anna Settembrini, coordinatrice Donne e politiche di genere, ha ricordato come la violenza economica limiti autonomia, scelte professionali e capacità di autodeterminazione.
Lenzini ha definito il fenomeno “violenza invisibile”, perché spesso confusa con dinamiche relazionali ordinarie: controllo dei soldi, accesso alle risorse negato, ostacoli al lavoro della partner. Maestrelli ha presentato dati significativi: in Toscana le donne guadagnano mediamente il 30% in meno degli uomini e il part-time, spesso involontario, riguarda tre donne su quattro.
Berti ha evidenziato come il centro antiviolenza Artemisia stia registrando un aumento di richieste specifiche su questo tema, segno di un sommerso ancora esteso. L’autonomia economica – ha ricordato – è condizione essenziale di libertà. Muratori ha richiamato invece le difficoltà giuridiche: la violenza economica non è ancora riconosciuta come reato autonomo, rendendo più complesso tutelare le vittime.
Le strategie emerse
Durante la tavola rotonda sono stati evidenziati diversi ambiti di intervento:
- favorire l’occupazione femminile e contrastare molestie e discriminazioni nei luoghi di lavoro;
- rafforzare l’educazione finanziaria, anche nelle scuole, per prevenire dipendenza economica e sovraindebitamento;
- sostenere il ruolo della contrattazione: Lenzini ha ricordato l’estensione nei recenti contratti bancari dei permessi per vittime di violenza di genere;
- promuovere un’alleanza stabile tra sindacato, istituzioni e associazioni antiviolenza per rendere riconoscibile e denunciabile questo tipo di abuso.
La Segretaria generale Cisl Toscana, Silvia Russo, ha concluso evidenziando come “il lavoro sia strumento di indipendenza economica e inserimento sociale”, ma servano ancora interventi culturali profondi.
Un finale dedicato alla cultura
La giornata si è chiusa con lo spettacolo “Femminile, la donna nella letteratura e nella musica” di Fabio Cicaloni, che attraverso testi e intermezzi musicali ha offerto una riflessione artistica sul tema della violenza contro le donne.
Vai al sito di First Cisl Toscana

