“L’enfasi posta dal Presidente di Ania Giovanni Liverani sulla necessità di modernizzare le relazioni industriali attraverso la valorizzazione delle persone è una sfida che accogliamo positivamente. Così come è positiva l’apertura al dialogo con i sindacati in vista del rinnovo del contratto nazionale di settore, che rappresenta una grande occasione per gestire i cambiamenti all’interno del settore, come quelli indotti dall’intelligenza artificiale, puntando sulle competenze di lavoratrici e lavoratori e non certo, come ha sottolineato opportunamente Liverani, sostituendoli con le nuove tecnologie. Proprio perché quello assicurativo è un settore strategico per l’economia italiana e per la tenuta del nostro welfare è necessario gestire tutti i cambiamenti in modo condiviso. È per questa ragione che nella piattaforma di rinnovo del contratto nazionale abbiamo avanzato la richiesta di introdurre un Comitato nazionale bilaterale paritetico per la gestione condivisa dell’evoluzione dell’industria assicurativa”. Lo dichiara il Segretario generale nazionale First Cisl Riccardo Colombani commentando la relazione tenuta oggi dal Presidente di Ania Giovanni Liverani in occasione dell’assemblea annuale dell’associazione.
“Il settore assicurativo è un bacino rilevante dal punto di vista occupazionale, considerato che gli occupati sono circa 300mila, ma non possiamo nasconderci che, nonostante la prevalenza tra le tipologie contrattuali di quella a tempo indeterminato, si registrano grandi differenze tra le tutele e le condizioni economiche di lavoratrici e lavoratori ai quali è applicato il contratto nazionale Ania e coloro ai quali sono applicati i contratti nazionali di lavoro dell’appalto. Non possiamo sapere se ci saranno novità nei modelli di servizio. Sappiamo per certo che l’attività assicurativa crescerà molto nei prossimi anni e che la bancassicurazione, spinta dal Danish Compromise, porterà i conglomerati finanziari a matrice bancaria a fare concorrenza anche sui rami danni alle compagnie di assicurazione tradizionali. La valorizzazione delle persone del lavoro, invocata correttamente dal Presidente Liverani, dovrà – ha concluso Colombani – tener conto del mutato contesto competitivo”.