Hanno suscitato l’interesse di varie testate le dichiarazioni del segretario generale di First Cisl, Riccardo Colombani rilasciate a margine dell’assemblea dell’Abi. Borsa Italiana ha rilanciato una nota Radiocor nella quale si legge che Colombani giudica “con favore il richiamo di Patuelli all’accordo sulle pressioni commerciali firmato nel 2017 e alla necessità di darvi piena attuazione. Si tratta infatti di un obiettivo da subito realizzabile attraverso la valutazione di conformità dei sistemi incentivanti praticati dalle banche, che verrà svolta dalla commissione nazionale bilaterale sulle politiche commerciali e sull’organizzazione del lavoro”.
Le considerazione del segretario generale di First Cisl sono state rilanciate da TgCom24 che ha ripreso una nota di MF Dow Jones “E’ positivo – dice Colombani – che il presidente Patuelli abbia riaffermato l’importanza della tradizione di dialogo che ha sempre contraddistinto i rapporti tra banche e sindacati, tanto più in una fase di profonde trasformazioni del sistema quale quella che stiamo vivendo. First Cisl auspica che i valori di cui oggi è stata ribadita la centralità si rispecchino nel comportamento che l’Abi terrà al tavolo per il rinnovo del contratto nazionale”.
E sulle pressioni commerciali e l’introduzione nel mercato di nuove monete Colombani fa notare che “La ricerca di una maggiore produttività non può risolversi in un pregiudizio per i lavoratori e per la società nel suo complesso. Il risparmio – va sempre ricordato – gode di un’espressa tutela costituzionale, il che fa ricadere sulle banche il dovere di conformare la propria attività al principio della responsabilità sociale. È in questo quadro che va letta la richiesta, avanzata dai sindacati nella loro piattaforma, che l’applicazione del contratto nazionale sia estesa a tutti i soggetti vigilati. Il prossimo ingresso nel settore di operatori che si propongono di introdurre come mezzo di pagamento una moneta virtuale dimostra che in prospettiva ciò è ancor più necessario. Bene ha fatto quindi il governatore della Banca d’Italia Visco – conclude Colombani – a ricordare nel suo intervento che le regole poste a presidio della sicurezza del risparmio e del corretto esercizio del credito vanno applicate a tutti e sempre, si tratti di operatori tradizionali o piattaforme digitali”.