L’approvazione in via definitiva della legge sulla partecipazione promossa dalla Cislè un evento di portata storica per il movimento sindacale e per il mondo del lavoro. Per la prima volta, infatti, trova applicazione l’articolo 46 della nostra Costituzione, la cui formulazione definitiva si deve ad un emendamento presentato, tra gli altri, da Giulio Pastore durante i lavori dell’Assemblea Costituente. Era il 14 maggio del 1947, esattamente 78 anni fa. La collaborazione delle lavoratrici e dei lavoratori alla gestione delle imprese è il mezzo con il quale perseguire il fine che i padri costituenti si proponevano, quello di garantire “l’elevazione economica e sociale del lavoro” o, per usare un’espressione di Giovanni Gronchi, la “preminenza del lavoro”, secondo una visione personalista che connota, non a caso, l’articolo 2 dello Statuto della Cisl, e supera quella, di stampo economicistico, che nel lavoro vede nient’altro che un fattore della produzione.
La nostra categoria non si fa trovare impreparata a questa svolta. Per la prima volta nella storia dell’Italia repubblicana è stata inserita in un contratto nazionale, su richiesta unitaria dei sindacati, una norma sulla partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori, con un demando alla contrattazione aziendale per la sua realizzazione, nelle forme e nei modi convenuti dalle parti sociali. La legge approvata dalle Camere offre una straordinaria occasione, per la varietà delle soluzioni che offre per “incarnare” la partecipazione nelle aziende che rappresentiamo, di affermare un maggiore protagonismo del lavoro. Banche e assicurazioni sono tra le non molte imprese, in Italia, che per dimensioni si prestano ad un’evoluzione in termini partecipativi, sia nella governance che nel capitale. È un’evoluzione che intendiamo portare avanti nello spirito di condivisione che ha sempre contraddistinto la nostra categoria, sfruttando al meglio la leva della contrattazione aziendale, che nel nostro settore si presenta straordinariamente ricca e articolata.
In questi anni il sistema finanziario è stato dominato dalla logica dell’efficienza a tutti i costi e dall’ossessione del breve periodo. Quello di cui abbiamo invece bisogno è un capitalismo che unisca gli obiettivi economici agli obiettivi sociali, un capitalismo realmente partecipativo che veda la persona al centro. La legge approvata oggi è un passo fondamentale in questa direzione. Ora tocca a noi proseguire il cammino.
Roma, 14 maggio 2025
Riccardo Colombani, Segretario generale nazionale First Cisl