Dalle parole ai fatti: tutelare il futuro, ora

Il comunicato stampa pubblicato a seguito della riunione del Consiglio di amministrazione di Banco Bpm tenutosi il 26 novembre, evidenzia, tra le altre cose, un elemento dell’Ops lanciata da Unicredit su cui tutti gli attori in campo dovrebbero riflettere attentamente.

Riportiamo quel passaggio così come è:

“Infine, secondo quanto riferito nel Comunicato (si intende di Unicredit), le sinergie di costo lorde stimate sono pari a Euro 900 milioni, ossia più di un terzo della base costi di BBPM, destando forti preoccupazioni sulle prevedibili ricadute a livello occupazionale e sociale.”

Il nostro Ceo, in un empito di responsabilità sociale, dichiara conseguentemente che “di fronte a questi cambiamenti è naturale interrogarsi sul futuro, ma …non possiamo permetterci di perdere la rotta o di distogliere l’attenzione dai nostri obiettivi. Al contrario, questo è il momento in cui dobbiamo rimanere uniti, concentrati e determinati …”.

Prendiamo dunque atto che le “preoccupazioni occupazionali e sociali” confluiscono fino a corrispondere con gli obiettivi che ha la banca (“i nostri obiettivi”). È questione di semplice coerenza tra preoccupazioni espresse e obiettivi dell’agire.

Le nostre organizzazioni sindacali ritengono che, dopo tali affermazioni, chi ha in mano le leve strategiche dell’azienda, dovrebbe avere comportamenti coerenti e conseguenti: al tavolo negoziale, dovrebbe garantire alle persone sicurezza e futuro, mediante accordi collettivi di massima tutela. È ora di finirla di tirchieggiare sul futuro, negando il giusto e sacrosanto ricambio generazionale (che invochiamo da tempo!) a compensazione delle tante uscite volontarie, così come è tempo di mettere in sicurezza l’impianto normativo contrattuale, ed è ora di riconoscere con tutti i vantaggi fiscali a chi ha lavorato il giusto riconoscimento economico. È questione di serietà, di giustizia, di sensibilità sociale (peraltro dichiarata!).

L’occasione di praticare la coerenza coi principi dichiarati c’è subito, ed è al tavolo sindacale del prossimo 2 dicembre. La colga, il nostro Ceo, e la dimostri, ora!

Milano, 29 novembre 2024